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Monte Ponteranica - 2.378 m s.l.m.

Localita' di partenza: Ca' San Marco
Dislivello: 548 m
Tempo di salita: 2 ore
Difficolta': escursionisti
Acqua sul percorso: No

Il Monte Ponteranica si alza dal piano dei Laghi di Ponteranica e domina con grandi linee il vasto acrocoro pascolivo di Ca' S. Marco. E' formato da tre cime (l'Orientale, la Centrale e l'Occidentale) ma generalmente viene salito il Ponteranica Orientale che si eleva a sud/ovest del Monte Colombarolo, prima propagine della cresta est.

Cartina Monte Ponteranica

SALITA: da Ca' San Marco (1.830 m) che viene raggiunta con l'itinerario 40 (Ca' San Marco dalla Val Mora), o molto piu' agevolmente per la strada carrozzabile che sale da Mezzoldo e attraverso il Passo di S. Marco conduce ad Albaredo e a Morbegno in Valtellina, si prende il sentiero pianeggiante che, con direzione ovest, conduce sotto la costiera del Monte Verrobbio. Con alcuni tornanti ed un ultimo tratto in salita raggiunge l'insellatura del Passo di Verrobbio (2.026 m), con resti di postazioni militari della guerra 1915 - 1918. Si volge a sud per il largo crestone, caratterizzato da alcune belle pozze d'acqua e da canaletti; si risale lungamente per placche rocciose e si raggiunge, piegando lievemente a sinistra, la vetta del Monte Colombarolo (2.117 m). Adesso la cresta segue un andamento sud/ovest: la si percorre con facile cammino su tratti erbosi fino a che si raggiunge la vetta del Monte Ponteranica Orientale (2.378 m).

Monte Ponteranica

Origini di un nome e antiche controversie di Tarcisio Bottani
Chissà quante volte ci siamo chiesti il perché del Monte Ponteranica attribuito ai due suggestivi Laghetti di circo e variegato massiccio montuoso che si innalza con tre distinte vette tra il Valletto e il Passo del Verrobbio. L’origine del nome è collegata al comune di Ponteranica che fin dal XVI secolo era proprietario dei pascoli che si estendono alla base della montagna. Qui è attivo ancora oggi un alpeggio, denominato appunto “Ponteranica”, esteso circa 150 ettari e con la potenzialità di un’ottantina di paghe. L’alpeggio apparteneva al comune di Ponteranica (detto allora Poltranica o Poltranga o Potranga) che lo aveva acquistato dalla comunità della Valle Averara per costituirvi un pascolo estivo da assegnare agli allevatori del paese i quali vi mandavano annualmente le loro mandrie. Analogamente, il comune di Sorisole aveva acquistato l’alpeggio dei Siltri (detto anche monte Celtro, in territorio di Mezzoldo) che è ancora oggi di sua proprietà.

Ogni anno, alla fine di giugno, le famiglie di Ponteranica potevano affidare, pagando determinate quote, parte del loro bestiame (solitamente mucche o pecore) a incaricati del loro comune, i quali provvedevano a portarlo ai monti, dove lo custodivano fino alla fine di agosto. Al termine della stagione si procedeva a suddividere tra i proprietari il valore del formaggio prodotto e della lana tostata, in ragione dei capi mandati in alpeggio. Si trattava di un’attività abbastanza fiorente, in quanto, come appare dal libro d’estimo della Squadra di Mezzo (l’attuale comune di Santa Brigida, sotto la cui giurisdizione rientrava l’alpeggio in questione) il comune di Ponteranica era il maggiore contribuente della Valle Averara, dovendo corrispondere, da solo, oltre un decimo di tutte le imposte locali.

Monte Ponteranica

A parte le indicazioni del libro d’estimo, la presenza del comune di Ponteranica nel territorio di Santa Brigida è documentata da altre fonti, tra cui gli atti di una causa discussa all’inizio del Seicento davanti al vicario civile della Valle Averara, a cui competeva l’amministrazione della giustizia. Il 7 giugno 1617 il comune di Ponteranica, rappresentato dal notaio Giacomo Fenaro Guarinoni, presentò ricorso avanti il vicario contro il sequestro di 220 lire imperiali effettuato il 31 maggio precedente a suo carico, ad istanza degli uomini di Santa Brigida.

Il sequestro era stato determinato dall’asserito mancato pagamento da parte di Ponteranica della quota per gli oneri e le spese comunali sostenute a partire dal 1609. Agli atti della causa, conservati nell’archivio parrocchiale di Santa Brigida, è allegato un prospetto di quattro pagine dove sono riportate tutte le spese effettuate dagli amministratori della squadra tra il 1609 e il 1615. Spese ammontanti a un totale di 1870 lire, da suddividersi tra i possidenti, in rapporto al rispettivo estimo. E per il comune di Ponteranica si trattava appunto di 220 lire che, secondo i promotori del sequestro, non erano state versate nelle pubbliche casse. Il comune di Ponteranica contestò il sequestro, ritenendolo nullo e contrario ai principi dello statuto di valle, oltre che eseguito ad istanza di persone alle quali non competeva tale azione. Sostenne inoltre di aver sempre pagato puntualmente le proprie quote e di essere comunque pronto a rifondere eventuali debiti residui. Dopo una serie di udienze, il vicario ritenne di dover coinvolgere i rettori di Bergamo, trasmettendo gli atti al capitano Lorenzo Giustiniani e al podestà Bernardo Valiero. Ma quest’ultimo, in data 6 settembre 1617, rinviò la causa al vicario, dichiarandosi incompetente a giudicare per effetto dei privilegi e dello statuto che individuavano quale unico giudice naturale, in materia civile, il vicario della Valle Averara.

La controversia si risolse entro lo stesso mese di settembre. Il giorno 25 si presentarono davanti al vicario, nella sua sede della Fontana di Averara, Cristoforo Camerata e Domenico Manganoni, di Bindo, entrambi consiglieri, e per Ponteranica, oltre al notaio Giacomo Fenaro Guarinoni, Pietro Aldegani e Bartolomeo Marchetti, entrambi sindaci del comune. Nel corso dell’udienza i rappresentanti di Ponteranica accettarono di coprire il debito nei confronti di Santa Brigida, salito nel frattempo a 235 lire e il 30 settembre i delegati della Squadra di Mezzo, confermando davanti al vicario di aver ricevuto i soldi, rinunciarono formalmente al sequestro e alla prosecuzione della causa. La controversia venne così composta e da quel momento non si ha notizia di altre questioni tra le due parti. La presenza del comune di Ponteranica sui pascoli altobrembani sopravvisse fino ai mutamenti determinati nell’Ottocento dal regime austriaco, ma a Ponteranica è rimasto sempre legato il nome dell’alpeggio, dei laghetti e della montagna.


Reportages del Monte Ponteranica dal Forum della Valle Brembana

- Monte Avaro - Ponteranica Occidentale - Triomen
Sul traverso che mi porta ai piedi del Ponteranica sono costretto a togliere le ciaspole anche se la neve non è sempre portante per preservarmi le caviglie. Finito il traverso rimetto le ciaspole sino alla vetta scialpinistica poi con ramponi e picca tocco anche la vera cima del Monte Ponteranica Occidentale.

- Da Ca' San Marco al Monte Ponteranica (2.378 m)
veloce escursione ieri pomeriggio sul monte Ponteranica partendo dal rifugio Ca' San Marco, allego una cartina con l'itinerario in salita (rosso) e in discesa (blu) e un link dove è descritto perfettamente il percorso...

- Piani dell'Avaro - Monte Ponteranica - Valletto scivolo Nord
Poi salita per la normale al Pointeranica che raggiungiamo senza particolari problemi. Poi decidiamo di proseguire verso il Valletto passando dal versante nord e non dalla normale ripercorrendo l'intinerario che avevamo fatto l'estate scorsa. Percorsa la cresta con alcuni passaggini interessanti, mettimao i ramponi e prepariamo la picca e giù da un canalino bello innevato. Poi traverso fino sotto la prete del Valletto. Risaliamo la paretina che in alcuni tratti è belle ripida e ci portiamo sull acresta che ci porta i vetta al Valletto. Ultimi metri su roccette prive di neve.... Dalla vetta panorami da favola....poi discesa dalla normale tenendo d'occhio le piccole valanghe che scendono dai valloni intorno..

- Verrobbio, Colombarolo, Ponteranica, Lago Pescegallo, Valletto
Mi concedo una breve sosta al laghetto omonimo per poi risalire un costone roccioso costellato da piccoli laghetti naturali fino alla vetta del Colombarolo. Il tempo, fino a qui bello, si fa d'improvviso nuvoloso, non permettendomi di godere nemmeno della vista sui sottostanti laghi di Ponteranica. Il versante valtellinese è invece più libero. Con attenzione, continuo in cresta tra fresco e nebbia fino al Ponteranica orientale e un po' oltre. Inutile procedere fino alla vetta centrale, meglio scendere al vicino lago di Pescegallo che col suo blu intenso risalta al sole. Inizia quindi una rapida e divertente discesa tra neve prima e sassi e arbusti in veste pre-autunnale poi.

- Ca' San Marco, Laghetti e Monte Ponteranica
Ho "ravanato" su neve profonda questo pomeriggio in quei di Ponteranica e dintorni, nonostante la nevicata risalisse a ieri mattina....con il sole caldo di Settembre mi aspettavo si sciogliesse tutto in poche ore..e invece... Neve al suolo: 5 cm a 1800m - 30/40 cm a 2300m nelle zone all'ombra.. Ambienti da favola e assolutamente inaspettati in questo periodo, in diversi tratti sembrava di essere in pieno inverno, complici anche le temperature prossime allo zero in quota.

- Monte Ponteranica 2378 m e 2372 m + M.Colombarolo 2309 m

- Escursione sci-alpinistica Monte Ponteranica cima orientale