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Cornalba ricorda l’eccidio fascista del 1944

Cornalba ieri ha ricordato l’eccidio fascista avvenuto il 25 novembre 1944, una giornata di silenzio con il paesaggio ricoperto da neve fresca, dove si è celebrata anche l’inaugurazione dell’opera di restauro al monumento ai Caduti che da 60 anni è posto di fronte alla parrocchiale.

Rimane ancora viva la memoria di quei due tragici giorni che costarono a vita a 15 partigiani della brigata «24 maggio» del movimento Giustizia e Libertà.

Una cerimonia particolarmente sentita che, dal 1945, si tiene l’ultima domenica di novembre per ricordare quelle due giornate che si aprirono il 25 novembre 1944 con l’uccisione, poco prima di Rosolo, di Giuseppe Biava, Barnaba Chiesa e Antonio Ferrari, ad opera di una colonna fascista guidata dal capitano Aldo Resmini. Una volta a Cornalba la colonna fascista piazzò una mitragliatrice su prato e una sul campanile.

L’appuntamento di ieri, organizzato come sempre dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), è iniziato al cimitero di Serina davanti alle lapidi di tre partigiani russi e alla lapide di Lorenzo Carrara, un altro partigiano catturato e torturato dai fascisti che è morto 2 anni dopo in carcere. Il corteo si è poi spostato nel cimitero di Cornalba per commemorare i due fratelli Luigi e Piero Cornetti uccisi durante il primo rastrellamento.

Dopo la Messa e la benedizione, il discorso dei diversi sindaci provenienti dai paesi di origine dei partigiani uccisi e l’intervento dei rappresentanti dell’Anpi, infine il taglio del nastro da parte di Mirella Brevi figlia di un partigiano scampato all’eccidio.

Lunedì 29 novembre 2021

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