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Via da Bergamo, abito a San Simone. “Qui nel paradiso si può vivere” (video)

“Chi te lo fa fare di vivere a Bergamo. Qui è il paradiso. E noi siamo la testimonianza che si può fare. Perché poi non è necessario vivere in città per essere cittadini”. Giacomo Biraghi ha 44 anni. Milanese, nel 2019 si trasferisce a Bergamo come responsabile innovazione di Confindustria. Già dal 2013 ha una seconda casa a San Simone, l’ex stazione sci di Valleve, in alta Valle Brembana.

La pandemia dà a lui e alla moglie, olandese, Lonnie Holders, 42 anni (lavora per l’Università del suo Paese), la spinta finale. “Eravamo in pieno lockdown e alla fine ci siamo decisi. Perché non venire ad abitare qui, in questo paradiso?”. Detto, fatto. Dal marzo 2020, due anni fa, la coppia prende definitivamente residenza a San Simone, col panorama del monte Cavallo e del Pegherolo fuori dalla vetrata. La casa e poi un piccolo spazio in più come ufficio dove lavorare. Giacomo e Lonnie lavorano qui, sono pendolari al contrario: scendono a Bergamo nei fine settimana, quando gli (ex) concittadini, invece, salgono.

“Qui possimo fare quello che facevamo a Bergamo – continua la coppia -. Non è necessario vivere in città per essere cittadini. Il vantaggio è che qui si è immersi in un paradiso naturale“. E i servizi? “Lo scorso anno restammo isolati per la neve: mai come allora sentimmo la vicinanza della comunità nella lontananza. Il sindaco, i tecnici dell’Enel, la Telecom, tutti pronti ad aiutarci. Un’attenzione che a Milano non ho mai vissuto”. “Certo – è però sincero Giacomo – qui sarebbe difficile vivere con dei bambini. E forse anche un giovane non avrebbe le occasioni che ci sono in città. Diciamo che, prima bisogna costruirsi il lavoro in città. Poi, magari arrivati alla quarantina d’anni come noi, qua ci si può venire ad abitare. Ed è tutto un altro vivere. Non manca nulla, abbiamo solo in più…”. A San Simone la connessione rete è addirittura in banda larga. Grazie alla tecnologia Fwa (Fixe wireless access) che prende il segnale dal Valgussera. “Senza dover posare la fibra ottica – dice Giacomo – ma con la stessa potenza”.

.EURONEWS A SAN SIMONE, L’INTERVISTA A GIACOMO E LONNIE

I due quarantenni di San Simone (oltre a loro nella stazione risiede un’altra persona salita per motivi di salute), se vogliamo dirla alla inglese, sono definiti “City quitters“: hanno lasciato la città stanchi delle restrizioni imposte dalla pandemia e hanno cercato la lbertà della montagna. Che è poi diventata la prima casa. Così, un anno fa (dicembre 2020), li aveva intervistati Euronews:

E il futuro di San Simone? La stazione venne aperta 50 anni fa, la chiusura nel 2017. Più nessun bar e ristoro, solo un noleggio. Restano 150 appartamenti, qualcuno in vendita. “Abbiamo assistito al declino della stazione – continua la coppia -. La chiusura delle seggiovie, dell’albergo, e ora del ristoro “Lo scoiattolo”. Forse si è toccato il fondo, e da qui si può solo risalire. Poco alla volta sistemeranno tutta la strada che sale da Cambrembo, anche la viabilità provinciale sarà migliorata. Il sindaco si sta dando da fare e ci sono buone prospettive, i fondi pubblici per situazioni di questo tipo ci sono. Siamo fiduciosi e, noi, da testardi restiamo qua”. A custodi di San Simone.

La piana di San Simone (Copyright Valbrembanaweb)

Domenica 13 febbraio 2022

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