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Stroncato da malore sul Monte Cabianca

In questo scorcio d’estate della montagna si parla sui media quasi esclusivamente per documentare disavventure o dolorose tragedie, come se fosse la montagna stessa a richiedere sacrifici umani quale punizione a chi osasse sfidarla.

Ma la montagna è un imponente monumento naturale, splendida cornice del nostro territorio, presenza spesso rassicurante e protettiva ma a volte anche capace di intimidire e di incombere: mutevole in presenza anche solo di qualche nuvola, insidiosa con i suoi passaggi impervi e le sue asperità inaccessibili.

La montagna non è matrigna e neppure un mostro mitologico che richiede sacrifici umani, ma va conosciuta bene prima di frequentarla e va affrontata con rispetto e con prudenza, senza contare troppo su una presunta confidenza acquisita: abbigliamento adatto, scelta corretta dei tempi in base alle previsioni meteo, adeguati sistemi di allarme e certezza assoluta di essere nelle migliori condizioni fisiche possibili in funzione dell’età, del contesto e delle difficoltà da affrontare, compresi gli eventuali imprevisti.

Non sono state ancora accertate le cause della morte di un escursionista sessantacinquenne di Gromo, Luigi Delbono, che la mattina di domenica 22 alle 9 a Corna aveva appena raggiunto con un amico la vetta del Monte Cabianca, condiviso dalle valli Brembana con Carona e Seriana con Valgoglio, per poi accasciarsi a terra per un improvviso malore.

Il Soccorso Alpino, allertato dall’amico della vittima, si è mosso da Valbondione e Clusone con l’obiettivo di raggiungere l’uomo, mentre dall’elisoccorso di Como si è alzato immediatamente in volo un elicottero del 118 con a bordo i medici che, una volta raggiunto l’escursionista, hanno a lungo tentato di rianimarlo, decidendo poi di trasferirlo d’urgenza all’Ospedale di Piario.

Purtroppo ogni tentativo per salvare la vita al sessantacinquenne elettrauto di Gromo si è dimostrato vano: restano alcune domande sul perché di questa morte che vede la montagna solo teatro e non origine della tragedia.

Domani nella parrocchia di San Giacomo alle 16 i funerali, partendo da via San Gregorio 9 dove è stata allestita la camera ardente e dove la vittima abitava.

Lunedì, 23 agosto 2021

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