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Valleve: ex sindaco condannato per l’acqua contaminata. La causa? La rottura delle fogne

Nel dicembre 2017, a Valleve, una trentina di villeggianti, si sentirono male dopo aver bevuto l’acqua del rubinetto nella frazione di Cambrembo, tra questi diversi bambini finirono in ospedale. A causare la contaminazione la rottura imprevista di un tratto di fognatura.

L’allora primo cittadino Santo Cattaneo, sotto accusa per le mancate manutenzioni al bacino idrico, è stato condannato il 22 giugno dal giudice Bianca Maria Bianchi a un anno 7 mesi e 20 giorni, riqualificando l’accusa di avvelenamento a lesioni colpose in adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari.

Inoltre l’ex primo cittadino dovrà risarcire le parti civili per un totale di 100 mila euro.

Il pm Laura Cocucci aveva chiesto la condanna a 3 anni, massimo della pena, mentre l’avvocato Enrico Pelillo, difensore dell’ex sindaco, l’assoluzione o in subordine il minimo.

La difesa ha sostenuto che essendo un piccolo paese di 130 abitanti i fondi a disposizione fossero limitati e che Cattaneo appena informato del problema si fosse immediatamente attivato. Il pm ha accusato l’allora sindaco di non aver predisposto la manutenzione del bacino, lasciando che si infiltrassero i batteri e parassiti che hanno poi generato i malori nei turisti.

LA CAUSA: LA ROTTURA DEL TUBO FOGNARIO

Fondamentale la spiegazione data dal nuovo sindaco Gianfranco Lazzarini che ha ricostruito l’accaduto in una relazione al Consiglio, indicando la causa in un tappo di cemento che avrebbe dovuto bloccare le acque nere, messo in occasione della realizzazione delle nuove fognature e che imprevedibilmente si ruppe causando il versamento nell’acquedotto.

Mercoledì 22 giugno 2022

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