Il portale della Valle Brembana e delle Orobie

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
HomeRedazionaleCronacaSarà la rotaia il futuro della viabilità in Valle?

Sarà la rotaia il futuro della viabilità in Valle?

Risale al 2015, anno di fondazione dell’associazione “Ferrovia Valle Brembana” da parte di Alessandro Gervasoni, al quale si devono anche numerose mostre e conferenze sulla storia della ex Ferrovia, l’iniziativa “Sostenitori Progetto T2 fino a San Pellegrino” che vede nel prolungamento almeno fino a San Pellegrino, ma preferibilmente fino a San Giovanni Bianco, della progettata linea tramviaria Bergamo-Villa d’Almè una soluzione all’annoso problema della viabilità della Valle Brembana.

Una simile opera infrastrutturale contribuirebbe in modo sostanziale allo sviluppo dell’intera Valle con la conseguente riduzione del nefasto fenomeno dello spopolamento anche perché proprio questo sembra il momento opportuno per agire, in vista del finanziamento da parte del BIM delle opere accessorie della Bergamo-Villa d’Almé ed il collegamento, con fondi specifici, alla stazione ferroviaria di Ponte San Pietro ed alla Valle Imagna.

Nel 2018 la costituzione di un “tavolo” di coordinamento delle politiche territoriali, a cui partecipano il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università di Bergamo, Confindustria e Sindacati: in quella sede la linea tramviaria T2 di TEB viene identificata come impegno prioritario.

Si pensa di puntare sul ripristino del sedime delle ex Ferrovie delle Valli, ricorrendo anche a parte del materiale rotabile di proprietà dell’azienda, nonché riadattando l’officina e la centrale operativa. Lo stesso anno il Comune di Bergamo presenta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il progetto di fattibilità tecnica ed economica della Linea T2 Bergamo–Villa d’Almè, coordinato dalla stessa TEB.

Un progetto che mostra una previsione di utenza annua tra i 4,1 e i 4,5 milioni di passeggeri paganti, oltre 6 milioni se la tratta fosse prolungata fino a San Pellegrino, con benefici di incremento anche sulla linea già esistente ed un rapporto costi/benefici di 1,86, un VAN di circa € 21 milioni ed un tasso interno di rendimento del 4,2%.

A fronte di un costo complessivo preventivato in 178 milioni di euro, con l’entrata in servizio nel 2025 la nuova linea garantirebbe ogni anno una serie di risparmi e vantaggi economici quantificabili per la collettività in 50 milioni di euro di riduzione della congestione stradale, circa 3 milioni sull’incidentalità ed inquinamento atmosferico, quasi 5 milioni su quello acustico ed 11 milioni grazie alla riduzione di emissioni di gas.

Abbiamo chiesto ad Alessandro Gervasoni, deus ex machina dell’associazione “Sostenitori Progetto T2 fino a San Pellegrino”, di precisarci lo stato attuale del progetto, con particolare riferimento alla situazione dei finanziamenti e dei passaggi burocratici e decisionali ancora da compiere prima di assistere alla sospirata apertura dei cantieri: «I recenti finanziamenti messi a disposizione dal BIM per il completamento della Linea T2 Bergamo-Villa d’Almè (opere accessorie) e i fondi specifici per la progettazione il prolungamento della linea T2 verso la stazione di Ponte San Pietro, rappresentano un tassello importante del progetto».

TEB sta chiudendo l’accordo con il ministero con l’obiettivo di partire entro il mese di maggio con la progettazione ed arrivare all’apertura della nuova linea tramviaria nei primi mesi del 2026. Per quanto riguarda, invece, l’auspicato prolungamento della linea oltre Villa d’Almè – conclude Gervasoni – prima di mettere in moto qualsiasi iniziativa è chiara la necessità di realizzare in via preliminare uno studio di fattibilità che confermi l’utilità e l’opportunità di tale soluzione».

Martedì, 13 aprile 2021

spot_img