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San Giovanni Bianco, la “Casa della cultura” nell’ex caserma: fondi in arrivo, ma anche le critiche

I fondi che mancavano dovrebbero arrivare dalla Regione Lombardia, tramite le cosiddette Strategie delle aree interne. Parliamo della “Casa della cultura” di San Giovanni Bianco, da realizzare nell’ex caserma dei carabinieri, sul Lungobrembo Arlecchino.

Un progetto che parte da lontano – otto anni fa – quando venne indetto il concorso di idee poi vinto da uno studio di architettura milanese di cui fa parte anche Giorgio Manzoni di San Giovanni Bianco. Così come il bando successivo per la progettazione fu vinto dello stesso studio.

Ma i soldi sono sempre mancati per poter realizzare la “Casa della cultura” che, oltre alla biblioteca, dovrà ospitare il museo dedicato al pittore Giuseppe Milesi. Ora i fondi sono quasi completati: per il primo lotto (la nuova biblioteca che troverà spazio in un corpo aggiuntivo sul retro della ex caserma) servivano un milione e 664mila euro. Fondi che arriveranno grazie al lascito testamentario della famiglia di Giuseppe Milesi (Elena Clivati), quindi da Regione e Comune. Anche il Bim aveva messo a disposizione 460mila euro (un prestito da restituire in cinque anni) che il Comune (nella seduta di mercoledì 28 febbraio) aveva però deciso di tenere fermi. Il Revisore dei conti, infatti, aveva dato parere negativo all’accettazione del prestito Bim che indebiterebbe le casse del Comune per circa 90mila euro annuali, per cinque anni.

La soluzione è arrivata recentemente dalla Comunità montana Valle Brembana che ha inserito il finanziamento mancante tra le proposte da presentare a Regione Lombardia (non sarà quindi necessario il finanziamento del Bim).

La biblioteca costituirà il primo lotto dell’opera. Per completare poi la “Casa della cultura” bisognerà trovare ulteriore un milione e 200mila euro.

La scelta dell’Amministrazione comunale di realizzare nell’ex caserma biblioteca e Casa della cultura ha però sollevato le critiche del circolo locale di Fratelli d’Italia che, in un recente volantinaggio, si domanda se questa sia la “priorità del nostro Comune”. “Questo stabile – scrive il Circolo – per noi andrebbe utilizzato per finalità sociali come l’aggregazione tra i giovani e spazi riservati agli anziani”. Il Circolo di Fratelli d’Italia conclude quindi invitando il Comune a “soprassedere alla scelta“.

Giovedì 2 maggio 2024

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