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Paladina-Sedrina, il comitato di cittadini: “No a soluzioni tampone, i sindaci si facciano sentire”

La Tangenziale sud da Paladina a Sedrina va conclusa. Soluzioni alternative sarebbero solo dei palliativi che non risolverebbero il problema, sarebbero solo soldi gettati. Concludere la tangenziale è l’unica cosa da fare affinché anche la variante di Zogno e la Treviolo-Paladina abbiano degli effettivi benefici. Questo in sintesi il parere del “Comitato viabilità Valle Brembana“, espresso in un comunicato stampa, ad alcune settimane dall’apertura e dalla verifica del traffico sul nuovo tratto della tangenziale tra Mozzo e Valbrembo.

INVERSIONI PERICOLOSE PER EVITARE LE CODE
“Se la mattina, in direzione Dalmine, la coda è lievemente diminuita – spiega il comitato – il rientro serale in valle è ancora un’odissea. Ci sono auto in coda fin sotto la rotatoria di Valbrembo e spericolati automobilisti che effettuano un’inversione di marcia per sottrarsi all’ingorgo. Quest’opera, come d’altronde anche la galleria di Zogno, è inutile per la valle se non viene completata con la tangenziale sud. Perché anche a nord, sui ponti di Sedrina, la situazione non è certamente migliore. La mattina e le domeniche pomeriggio, con il rientro turistico, il serpentone di auto è fermo già all’altezza delle Grotte delle Meraviglie con gli automobilisti che cercano di sfuggire al blocco infilandosi nel vecchio tracciato che attraversa l’abitato di Sedrina, con tutto ciò che ne consegue per l’agglomerato urbano e i suoi residenti”.

Auto sulla Mozzo-Valbrembo

“LE IPOTESI ALTERNATIVE SOLO TROVATE ELETTORALI”

“Duole e sconforta sentire i vertici provinciali e l’assessorato regionale parlare di fantasiose e quanto mai bizzarre opere alternative di fluidificazione del traffico da realizzarsi nel breve sotto o sopra la rotonda dell’Arlecchino e quella di Paladina. Come se il problema fossero solo le due rotatorie e non l’intero asse viario da Paladina fino alla Ventolosa, completamente inadatto a sopportare un simile carico veicolare. Il Comitato esprime nuovamente la sua ferma contrarietà a questa rocambolesca ipotesi che sembra dettata solo da fini elettorali (il prossimo anno si vota per la Regione) che da vera sostanza. Si spenderebbero soldi pubblici inutilmente (si parla di quasi 100 milioni di euro) senza risolvere alla radice il problema viabilistico e il giovamento non sarebbe adeguato alla spesa. Già nel 2008 si realizzarono le cinque rotatorie di Villa d’Almè, Almè, Paladina e Valbrembo (eliminando i rispettivi semafori) nella speranza di risolvere il problema traffico sulla 470 Dir, ma fu un colossale fiasco. Un fiume di denaro finito nel nulla”.

“I SINDACI PRENDANO UNA POSIZIONE NETTA”

“Esortiamo i sindaci, come hanno già fatto quelli di San Pellegrino, Zogno, Almè, Villa d’Almè e il presidente della Comunità montana Val Brembana, a far sentire la loro voce. Noi come “Comitato Viabilità Valle Brembana”, in rappresentanza delle migliaia di automobilisti pendolari che ogni giorno passano molte ore del loro tempo intrappolati nel traffico che congestiona la bassa valle, siamo al loro fianco”. “Anas ha sicuramente la forza economica per sostenere un investimento di circa 350 milioni (perché il resto, fino ai 420, è Iva che non è un costo), ma serve un’azione politica forte del territorio. Non possiamo immaginare che la tangenziale sud di Bergamo si trasformi nell’ennesima incompiuta italiana. La nostra valle e il suo tessuto socioeconomico non se lo merita proprio. In questo momento, ancor più che in altri casi, tutti i nostri amministratori devono sfoderare gli artigli”.


Per il “Comitato Viabilità Valle Brembana” i rappresentanti:
Ezio Sangiovanni Gelmini, Giancarlo Viscardi, Bruno Piazzalunga, Edoardo Galizzi, Loredana Viscardi.

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