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Le Valli reclamano un loro punto vaccinale

Venerdì, 5 marzo 2021

Le vaccinazioni di massa anti-CoViD in Lombardia saranno effettuate, secondo le previsioni, tra il prossimo mese di aprile e la fine del mese di giugno. A coprire il territorio della bergamasca provvederanno al momento otto centri: due a Bergamo, alla Fiera ed al Teatro Creberg, ed uno per ciascuno nelle altre località della provincia, al Polo Fieristico di Chiuduno, al PalaSpirà di Spirano, alla Fiera di Treviglio, al CUS di Dalmine, al Centro Commerciale di Antegnate ed in quello di Mapello.

Un totale quindi di 156 postazioni attivabili e una capacità massima di 21.528 vaccinazioni al giorno, eppure nessuno di questi otto hub si trova in territori montani con l’evidente effetto che gli abitanti delle Valli bergamasche dovranno spostarsi di chilometri per poter esercitare il diritto di vaccinarsi. Su questo tema già da tempo è in corso un dialogo tra gli amministratori dei territori montani e Regione, Ats e rispettive Asst per trovare soluzioni adeguate, come l’istituzione all’interno dei territori montani di sedi vaccinali decentrate.

Ad esempio si potrebbero utilizzare i punti di erogazione già operanti per le consuete vaccinazioni periodiche presso gli ospedali di San Giovanni Bianco e Sant’Omobono Terme, ma in alternativa diversi sindaci in Valle Brembana metterebbero a disposizione strutture comunali, come a San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme e Zogno.

«Per non essere sempre penalizzati – commenta Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco – è necessario istituire almeno due punti in valle, uno per l’alta e uno per la bassa. Come Comune siamo pienamente disponibili a collaborare affinché i nostri cittadini possano essere vaccinati prima possibile».

Anche Selina Fedi, sindaco di Zogno, conferma di aver dato fin da subito la disponibilità ad Ats così come Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme, che aggiunge: «Mi auguro che nessuno pensi di mandare la gente dell’alta valle negli otto hub individuati, perché causerebbe non pochi disagi».

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