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La rinascita di San Pellegrino

Era la perla del turismo in terra bergamasca la San Pellegrino della “Belle Epoque” e delle acque termali, dove si ritrovava la buona società e quella blasonata di quegli anni: il Grand Hotel, maestoso e superbo capolavoro del “liberty”, ne era il biglietto da visita insieme con il magnifico Casinò sull’opposta riva del Brembo.

Decenni di abbandono, di danneggiamenti, di furti e di degrado non sono tuttavia riusciti a condannare a morte il Grand Hotel, la testimonianza storica di quei lontani fasti, che presto tornerà a dare lustro alla cittadina termale.

Sta per essere infatti completato il primo lotto di lavori finanziato dal governo per 18,6 milioni di euro, a cui seguirà una seconda tranche di interventi, già appaltati, che renderanno fruibile tutto il piano terra, cucine comprese.

L’obiettivo del primo cittadino, Vittorio Milesi (nella foto), resta il completamento del restauro di tutta la struttura per poi affidarne la gestione, tramite un bando che scadrà il 1° febbraio. Ma a questo obiettivo se ne aggiungono altri, non meno importanti, alcuni dei quali già raggiunti o in corso di realizzazione.

Un vasto disegno che sta prendendo corpo sotto gli occhi di tutti nella prospettiva di rivitalizzare luoghi e simboli che hanno costruito la fama di San Pellegrino in Italia ed all’estero e che coinvolge pubblico e privato in una virtuosa sinergia.

Rilancio dell’offerta termale: da sei mesi sono iniziati i lavori di ristrutturazione del rustico di Villa Giuseppina, che ospiterà il nuovo centro termale curativo, per un costo previsto di 1,7 milioni di euro. Entro i primi mesi del 2021, tramite un bando, verrà individuato l’operatore che completerà l’impianto e lo gestirà, in modo da rendere completa l’offerta termale sul territorio, già arricchita con il centro Spa del Gruppo Percassi.

Non vanno sottovalutati i contributi da parte dei privati alla valorizzazione della cittadina: degni di nota, infatti, sono la «flagship factory» della Sanpellegrino Spa in corso d’opera, l’apertura della struttura ricettiva «Qc Room», il recupero dell’ex albergo Excelsior da parte di Sarco R.E. e dell’ex stazione ferroviaria di piazza Granelli da parte della Costec srl.

Riqualificazione dell’ex cinema Eden: si tratta dell’acquisizione e del recupero di un altro importante tassello del centro, da anni in stato di abbandono e degrado, con un costo di quasi 2,2 milioni di euro, destinato ad ospitare una sala civica e altri spazi pubblici ampi ed efficienti. La struttura sarà intitolata a Davide Astori, per ricordare un’espressione delle radici e dei valori della nostra comunità e come testimonianza da proporre ai giovani.

Valorizzazione della funicolare San Pellegrino-Vetta: l’opera di manutenzione e ristrutturazione è stata già completata, con un costo di cinque milioni di euro, ma restano ancora da realizzare o da ultimare alcune opere nell’area Vetta-Paradiso al fine di renderla fruibile ed attrattiva a livello turistico.

Tra queste figurano il parco turistico della Vetta, l’iniziativa «San Pellegrino Natural Green» per promuovere i percorsi ciclopedonali a monte della località, il recupero dell’ex Albergo Vetta a cura del Gruppo Zani, il «Campus Paradiso» per valorizzare l’area e il suo patrimonio pubblico realizzando un collegamento stradale da Aplecchio a Paradiso.

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