Si lavora nel comprensorio di Carisole per riattivare le seggiovie ferme da un anno e mezzo. Ma la situazione appare complicata, in particolare per la seggiovia Conca Nevosa, che – a una prima verifica – avrebbe bisogno di manutenzioni importanti. A oggi 15 dicembre non è ancora certa l’apertura dell’intero comprensorio il 27 dicembre, come invece si era ipotizzato.
La società proprietaria di Carisole, la “Sviluppo Monte Poieto” di Stefano Dentella e soci (tra cui la quota maggiore sarebbe, secondo indiscrezioni, quella dell’architetto milanese Aldo Ruffini) è in attesa ancora della concessione all’uso da parte del Comune di Carona, via libera che dovrebbe arrivare col prossimo Consiglio comunale. Subito dopo, mercoledì 22 o giovedì 23 dicembre, sarebbero previsti i collaudi ministeriali. “Se tutto andrà bene – dice il direttore di stazione Ezio Berera – dovremmo riuscire ad aprire per il 27 dicembre la seggiovia di arroccamento Alpe Soliva e il tappetino del campo scuola vicino al rifugio Terre Rosse, per venire incontro a famiglie e maestri di sci. Nell’ordine procederemo poi con il Conca Nevosa e quindi con il Valgussera”.

L’accordo per avere uno skipass unico con Foppolo per tutto il comprensorio sembra però lontano: nessuna trattativa ancora in corso. Se i due gestori resteranno lontani, per sciare sull’intero comprensorio Brembo Ski si dovranno pagare due skipass giornalieri: per il festivo si arriverebbe a 52 euro, per il feriale a 41 euro. Un deterrente, di sicuro, all’arrivo degli sciatori e quindi un danno per l’economia di tutta la valle.
A rendere difficoltosa l’apertura tra una decina di giorni del comprensorio di Carona potrebbe essere anche il meteo: la neve in pista è poca, a breve non sono previste nuove precipitazioni e le temperature in quota in questi giorni sono alte, causa inversione termica, con 4-5 gradi in più rispetto al fondovalle (mercoledì 15 dicembre, alle 9, sul piazzale di Foppolo c’erano già 6 gradi, rispetto allo zero di Piazza Brembana).
Mercoledì 15 dicembre 2021