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“Ammassati nei bus, e c’è chi resta in strada”. Emergenza studenti in Val Brembana

E’ emergenza trasporti in Valle Brembana. L’allarme arriva dagli stessi studenti della Valle Brembana che denunciano bus superaffollati, pullman che non si fermano perché già stracolmi e ragazzi che, inevitabilmente, restano in strada in attesa di un pullman. O dei genitori che, in auto, li possano portare a casa.

L’inizio dell’anno scolastico in Valle Brembana è all’insegna dei disservizi. E le testimonianze in tal senso non mancano. “All’inizio dell’anno – dice uno studente di 15 anni di San Giovanni Bianco, del liceo di Scienze umane di Camanghé a Zogno – capitava che restassimo a piedi alla fermata del paese. Il bus passava ma, essendo già stracolmo, non si fermava. Una settimana fa mi è invece capitato di cadere sul bus: l’autista ha frenato, siamo caduti e io mi sono fatto male a una spalla”.

Difficoltà anche all’uscita di scuola proprio a Camanghé, con diversi studenti che restano giù dal bus. “Alle 12 c’è un solo pullman che sale in alta valle – racconta ancora lo studente quindicenne – e quindi in tanti restano in strada. Raggiungono a piedi la stazione di Zogno per prendere un altro bus, oppure si fanno portare a casa dai parenti”.

Dall’Agenzia del trasporto pubblico locale, il direttore Emilio Grassi, mette in evidenza le difficoltà oggettive del sistema trasporti, peraltro generalizzato a buona parte della provincia, ma che in questo momento vive una situazione particolarmente critica proprio a Zogno: 300 le segnalazioni da tutta la provincia da inizio anno scolastico, di cui il 60% relative proprio a bus troppo affollati. Sono state fatte modifiche a orari, coincidenze, a grandezza dei bus. Ma si tratta di palliativi.

Mancano almeno 40-50 autisti che non riusciamo a trovare – dice -. Questo tipo di lavoro non attira. Le risorse economiche non bastano: oggi riceviamo 49 milioni di euro all’anno. Servirebbero altri 5 milioni in più ogni anno per garantire un servizio adeguato”.

Martedì 4 ottobre 2022

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