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Addio a Dino Bottani, ultimo reduce della Valle Brembana. “Una mucca mi salvò la vita”

Anche l’ultime reduce di guerra della Valle Brembana è andato avanti. E’ morto nel pomeriggio dell’8 gennaio, nella sua casa di via Castelli a San Giovanni Bianco, Bernardo Bottani, conosciuto come Dino. Aveva 101 anni, ne avrebbe compiuti 102 il prossimo 22 febbraio.

Una vita di sacrifici, di lavoro, dedicata alla famiglia e a servizio della propria comunità, quella dell’alpino Dino. Una vita che ha dovuto affrontare gli anni terribili della Seconda guerra mondiale. Originario della Pianca di San Giovanni Bianco, dove la famiglia gestiva un’osteria, partì giovane per il fronte. Partecipando alla terribile campagna di Russia. Da cui tornò miracolosamente, nonostante il congelamento dei piedi. Dopo la guerra i genitori cedettero tutti i beni della Pianca e andarono a vivere a San Giovanni Bianco aprendo l’osteria ancora oggi presente di fronte alla parrocchiale (Il Glicine). Dino, intanto, era diventato impegato all’Enel e, sposatosi, prese casa in via Castelli. Fino a 80 anni è stato organista nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco ma anche nella sua Pianca. E non mancava di contribuire alla festa delle frazioni.

Era stato nominato anche capogruppo onorario del gruppo Alpini di San Giovanni Bianco per il suo costante impegno nel gruppo e aveva ricevuto la tessera onoraria dell’Associazione battaglione alpini di Tirano. Lascia il figlio Daniele. La camera ardente è allestita nella casa di via Castelli. I funerali saranno celebrati martedì alle 14,30 a San Giovanni Bianco.

Bottani durante la ritirata di Russia fotografato dal suo caporeparto

IL DRAMMATICO RACCONTO DELLA RITIRATA DI RUSSIA

Così Bottani ricordava alcuni momenti terribili della ritirata di Russia: “Affrontai notti tremende di marcia a piedi, senza aver mangiato, le forze si erano ridotte al minimo e non ce la facevano più ad avanzare. Mi aggrappai all’istinto di conservazione, però ero ormai allo stremo. Alla sera tardi decisi di arrendermi e abbandonai la marcia. Nel dormiveglia mi sembrò di sentire una voce di donna che mi chiamava. La voce mi chiamò di nuovo e fui sicuro che era la Madonna della Pietà. La voce mi diceva: “Alzati che vai a casa”. Mi alzai con difficoltà e a stento uscii dal mio rifugio: all’improvviso vidi avanzare verso di me una mucca e sentii di nuovo la voce che mi diceva: “Sali”. Fu la mia salvezza”. Portato per un po’ in groppa da quell’animale, Dino riuscì a riprendere il cammino e a tornare a casa.

Sergio Sonzogni

Sabato 8 gennaio 2022

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