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HomeRedazionaleNóter de BèrghemUniti nella vita, accanto nella morte: separati solo per poche ore

Uniti nella vita, accanto nella morte: separati solo per poche ore

Un racconto di altri tempi, una storia che Edmondo De Amicis avrebbe inserito senza esitazione nel suo libro “Cuore”, quella di Giuseppe Murè e della sua Angelina, la moglie Arcangela Seminara, la coppia di anziani di Bonate Sopra che il CoViD-19 ha ucciso uno a poche ore dall’altra nella domenica d’aprile appena trascorsa.

Ieri alle due bare, disposte vicine nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Bonate Sotto, come se i due coniugi potessero ancora tenersi per mano dopo averlo fatto con amore e rispetto per più di mezzo secolo dopo il matrimonio, un’intera comunità ha voluto rendere il proprio commosso omaggio.

Avevano lui 80 e lei 74 anni ed hanno costruito nel tempo una famiglia numerosa ed esemplare: tre figli con dieci nipoti ed un bisnipote nato da appena tre mesi. Erano arrivati dalla Sicilia negli anni ’70 in cerca di lavoro, secondo un copione che in quei tempi era molto diffuso, e si erano stabiliti dapprima a Bonate Sotto per poi trasferirsi più di recente a Bonate Sopra, dove all’inizio di aprile hanno manifestato i primi sintomi dell’infezione.

In tutti questi anni hanno intessuto con la comunità locale rapporti di stima ed amicizia solidi e profondi, lasciando una testimonianza di dedizione e d’amore del tutto esemplare. Sentimenti forti che si ritrovano nelle parole dei familiari al termine della cerimonia funebre:

«Vogliamo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per noi in qualità di genitori, suoceri, nonni e zii, sempre in modo amorevole e dolce. Siete stati presenti per noi in ogni circostanza, dai momenti più belli a quelli più difficili. Grazie per ogni carezza, sorriso, abbraccio e pianto che avete condiviso con noi. Ci mancherete tantissimo. Fate buon viaggio, ancora una volta insieme».

Ed insieme, dopo un’intera vita trascorsa fianco a fianco, si sono diretti verso l’ultima dimora ancora l’uno accanto all’altro, indissolubilmente uniti nell’ultimo respiro, come solo chi si ama davvero vorrebbe anche per sé.

Giovedì, 29 aprile 2021

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