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Successo del thriller di Wainer Preda ambientato a Bergamo

Wainer Preda nasce a Bergamo nel 1968 ed è giornalista professionista dal 6 ottobre 1997. Nella sua lunga carriera ha collaborato con diverse testate televisive regionali e locali allargando la sua esperienza da cronista di bianca e nera a giornalista d’inchiesta e cronista politico in diversi settimanali. Ha fondato e diretto il portale «Montagna.tv» ed il quotidiano «BergamoSera». I suoi interessi spaziano dalla storia moderna all’attualità, dalla politica alle vicende legate al terrorismo, dai teatri di conflitti alle avventure epiche, tutti argomenti sui quali ha scritto e commentato con autorevolezza.

Con l’età le passioni dell’adolescenza si accantonano, senza dimenticarle, ed in questo modo naturale si passa dai miti e dagli eroi dei fumetti alla fuga nei romanzi della “Beat Generation”, la fantasia allucinata e distopica di Orwell, i misteri di Coleridge. E poi la letteratura classica, specie quella britannica. Shakespeare, Doyle, Stevenson, Agatha Christie. Wainer Preda ha scelto una lunga e meticolosa preparazione, ma non si è fermato all’esercizio della professione giornalistica: l’esigenza di provare nuove sfide lo ha spinto a mettersi alla prova anche come scrittore.

Cronaca e narrazione, secondo il giornalista-scrittore, hanno molti punti in comune: «La prima impone precisione, chiarezza e sintesi. Lo stesso vale per la seconda. Così come vale un’altra regola fondamentale del giornalismo, ovvero “non si scrive per sé stessi ma per i lettori”. Ebbene, io in questo sono maniacale: se la frase non è perfetta, scorrevole, perfino musicale, posso lavorarci sopra anche ore».

Nel corso di una recente intervista, Wainer Preda parla del caso letterario del momento, il suo nuovo thriller «Le gocce sul vetro» che prende le mosse dalla sua Bergamo per poi articolarsi in una trama complessa ed avvincente. L’editore Mursia e il direttore della collana “Giungla Gialla” Fabrizio Carcano hanno creduto molto in questo progetto ed il tutto esaurito nelle librerie di Bergamo e provincia, a distanza di pochi giorni dall’uscita, sono un ottimo segnale.

Quello del giornalista e scrittore Preda è un thriller atipico, non tanto nello sviluppo della trama e nell’impianto narrativo, ma nel rapporto “sentimentale” con la sua Bergamo, descritta e vissuta con tratti a volte squisitamente poetici. “Le gocce sul vetro” è una storia di pura fantasia incastonata in un contesto reale, che è quello di una città con le sue mille passioni ed i suoi chiaroscuri: sullo sfondo si muove il calcio, si snodano le storie d’amore, si rincorrono vizi e virtù di una città di provincia. C’è la vita quotidiana di Bergamo, ci sono atmosfere e ambienti che i lettori possono riconoscere facilmente.

Ma nel libro non c’è solo Bergamo e Città Alta, perché la storia, che ha inizio sul lago di Endine, si sviluppa poi fra il lago d’Iseo, la città e la Valseriana ed una delle città più affascinanti dell’Est europeo: Praga. Bergamo e Praga, bellezza e mistero nascosti nella loro Storia, due città sospese in un altro tempo, in un’atmosfera quasi magica.

«Sono molto legato alle valli bergamasche – confessa Wainer Preda -, in particolare alla Valbrembana. Fino ai 16 anni ho passato le mie stagioni estive a Roncobello, per l’esattezza a Baresi, un luogo meraviglioso, incantato, che mi ha lasciato ricordi indelebili. E poi San Pellegrino, San Giovanni Bianco, Piazza Brembana, tutti luoghi che ho dentro».

La trama di «Le gocce sul vetro», come di ogni thriller che si rispetti, non si può rivelare in alcun modo: la storia va scoperta pagina dopo pagina, percorrendo il tortuoso cammino che, in un crescendo di colpi di scena, conduce il protagonista, un Walter Torriani vagamente autobiografico, alla sconvolgente verità, alla rivelazione di un segreto che dalla Seconda Guerra Mondiale è celato sotto le montagne bergamasche. Un segreto per cui si può arrivare ad uccidere.

Venerdì, 19 marzo 2021

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