Il portale della Valle Brembana e delle Orobie

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
HomeRedazionaleNóter de BèrghemFiera di Bergamo: gli spazi prestati all’emergenza riaprono alle esposizioni

Fiera di Bergamo: gli spazi prestati all’emergenza riaprono alle esposizioni

Il grido di dolore, la straziante richiesta di aiuto, la disperazione e poi la mano tesa: questo è il vissuto di un anno e mezzo della nostra storia, mesi di terrore e di incertezza, ma anche di grande solidarietà e di indimenticabili sacrifici da parte di chi non si è mai risparmiato e si è speso per alleviare le sofferenze di tanti bergamaschi.

Da oggi quella pagina si chiude, tra gratitudine ed orgoglio, e si riprende lentamente a guardare avanti, con prudenza ma anche con la segreta speranza che il peggio sia ormai alle spalle e che in un orizzonte non troppo lontano ci sia il ritorno alla normalità.

La Fiera di Bergamo, già da qualche giorno restituita al suo solito assetto e liberata dalle strutture sanitarie che l’avevano trasformata in un efficiente Ospedale da Campo per fronteggiare il CoViD, è stata ufficialmente riconsegnata a “Bergamo Fiera Nuova”, proprietaria dei muri, ed all’Ente Fiera Promoberg che ne sceglie e pianifica gli eventi e le manifestazioni.

Sono stati 120 i pazienti curati nei 49 giorni della prima ondata e 2000 persone sono state visitate per il follow-up. Tra settembre 2020 e febbraio 2021 un padiglione ha garantito circa mille tamponi al giorno mentre tra il 2 novembre 2020 e il 25 gennaio 2021, nel cuore della seconda ondata, altri 125 pazienti sono stati assiduamente curati. Poi, con l’avvio della campagna di immunizzazione di massa, dal 1° marzo di quest’anno sono state eseguite ben 206.072 somministrazioni ma già a luglio l’attività vaccinale curata per conto dell’Ospedale Papa Giovanni era terminata.

Da Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, un esplicito riconoscimento: «Posso solo aggiungere la soddisfazione per il lavoro svolto, mi ha toccato il cuore la passione e l’abnegazione, in quei giorni drammatici della prima ondata: la Fiera ha messo subito a disposizione l’immobile, siamo orgogliosi di averlo fatto per la comunità. Già l’8 marzo 2020 avevamo scritto alle autorità pensando che la Fiera potesse essere utile e per noi è un orgoglio aver dato un contributo. Ora, da venerdì si riparte con Sant’Alessandro».

Ieri, poco dopo mezzogiorno, a segnare simbolicamente la fine di quel lungo percorso, l’Asst cittadina ha riconsegnato le chiavi dell’immobile a Bergamo Fiera Nuova ed all’Ente Fiera Promoberg, scoprendo una targa all’interno nei pressi dei tornelli, a testimonianza della lunga e drammatica esperienza vissuta ma anche della straordinaria reazione di un’intera comunità ferita così profondamente.

L’immagine riprodotta sul pannello è quella più riconoscibile assurta a simbolo facilmente riconoscibile: «Angels» dell’artista Franco Rivolli, l’infermiera che abbraccia l’Italia avvolta dal tricolore prendendosene cura con grande empatia ed umanità. Come afferma Maria Beatrice Stasi, direttore generale del Papa Giovanni, «la Fiera, che s’appresta a ospitare nuovamente le esposizioni, per quasi un anno e mezzo è stata “un luogo del cuore”».

Il drappo oro e arancione che copriva la targa commemorativa è stato quindi rimosso da due ex pazienti, Gian Carlo Roncalli di Carvico e Alberto Maurizio Pedroni di Treviglio, che qui, ricoverati in condizioni gravissime nella seconda micidiale ondata, hanno avuto salva la vita.

Il testo della targa diventa resoconto di vita vissuta: «Questo luogo per 16 lunghi mesi, dal 6 aprile 2020 all’1 agosto 2021, è stato un presidio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Centinaia di sanitari e tecnici si sono presi cura di migliaia di cittadini, coltivando la speranza nella lotta comune contro il Covid-19. Questa targa è dedicata a tutti i protagonisti che hanno reso possibile l’Ospedale della Fiera di Bergamo e lavorato con orgoglio e competenza per la cura dei pazienti, perché nulla di ciò che qui è accaduto venga dimenticato».

Seguono le citazioni di quanti, dalla stessa Fiera al Corpo degli Alpini, dalla Protezione Civile agli artigiani, da Emergency ai medici russi, al Prefetto Enrico Ricci per l’opera paziente di coordinamento, hanno reso possibile un esemplare percorso che non rimarrà solo nella storia della nostra città.

Mercoledì, 1 settembre 2021

spot_img