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HomeRedazionaleNóter de BèrghemChe cosa sta succedendo ai nostri ragazzi?

Che cosa sta succedendo ai nostri ragazzi?

Ieri sera intorno alle 22 a Treviglio, in via Bernardino Butinone, una donna di 43 anni è morta a seguito di una coltellata alla schiena vibrata dalla figlia quindicenne, probabilmente durante un litigio per il quale tuttavia non ci sono testimoni. L’appartamento, dopo che i Carabinieri della Sezione Scientifica di Bergamo hanno effettuato tutti i rilievi, è stato posto sotto sequestro mentre sul cadavere della vittima, su disposizioni del Pubblico Ministero, verrà probabilmente oggi stesso eseguita l’autopsia presso la camera mortuaria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La giovane 15enne, a notte fonda, è stata trasferita al Comando dei Carabinieri di Treviglio, per essere sottoposta all’interrogatorio di rito. Sono ancora da chiarire le motivazioni e le circostanze relative a questo tragico fatto di sangue: sembra che ad allertare il 118 sia stata la stessa indiziata, rimasta poi in casa accanto alla madre che ha cessato di vivere in brevissimo tempo in quanto la lama del coltello è penetrata a fondo nel cuore della vittima.

Credo che sia lecito interrogarsi su che cosa stia succedendo ai nostri giovani da un po’ di tempo a questa parte: in famiglia si isolano, si rinchiudono nel loro mondo fasullo, non ascoltano, non vedono, non partecipano, ogni istante “collegati” per scambiarsi sciocchezze con il loro branco, allo stesso tempo lasciati troppo soli ma anche viziati e coccolati come fosse un risarcimento. Abituati ad ottenere tutto e subito ad ogni costo, pronti ad infrangere le regole e a non rispettare quelle che le famiglie non sono più in grado di stabilire.

Etica e morale sono ormai argomenti marziani, la responsabilità più grande ricade sulle famiglie, ma anche sui media e sullo stile di vita adottato dal nostro mondo purtroppo divenuto effimero, superficiale, privo di valori.

Le indagini chiariranno il movente dell’omicidio di Treviglio, ma la società si accontenterà di dare sepoltura ad una madre ed assicurare all’assassino un percorso di apparente recupero, lasciando intatti i meccanismi che hanno introdotto e coltivato la violenza nel cuore stesso delle nostre famiglie.

Enrico Scarpellini

Domenica, 15 agosto 2021

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