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Bergamo con la Lombardia verso la «zona bianca»

Proprio ieri, mercoledì mattina, il governatore lombardo Fontana, durante la sua visita al centro vaccinale di Novegro, ha anticipato che, con un’incidenza settimanale di 48 casi positivi su centomila abitanti, la Lombardia è già potenzialmente una zona bianca. Bergamo ancora meglio, con un’incidenza di 40 su centomila.

Sembra dunque che alcune improvvise e molto criticate occasioni di assembramento, ad esempio sul versante del tifo calcistico, non abbiano praticamente prodotto alcun effetto: merito del mantenimento da parte dei lombardi di un comportamento tutto sommato virtuoso e del successo della campagna vaccinale, che prosegue a ritmo serrato con l’apertura odierna di prenotazioni anche per la fascia d’età fra i 30 e i 39 anni mentre dal prossimo 2 giugno sarà possibile l’estensione a tutti gli over 16.

A conti fatti dopo un mese esatto da quell’avvio di allentamento delle restrizioni che alcuni virologi televisivi avevano considerato come una follia o almeno un pericoloso azzardo, il «rischio ragionato» ha avuto ragione: nessun contraccolpo negativo, numeri dei contagi, dei ricoveri e dei decessi in costante diminuzione.

Per quanto riguarda la bergamasca, l’incidenza dei contagi settimanali è passata dai 108 del 26 aprile ai 40 di oggi (meno 63%), i ricoveri si sono ridotti dai 336 di fine aprile agli attuali 133 (meno 57%) mentre nell’ultima settimana sono solo 3 i decessi per CoViD registrati. Merito soprattutto di una campagna vaccinale partita fra qualche difficoltà organizzativa a livello regionale ma ora perfettamente condotta su tutto il territorio.

Se gli attuali valori d’incidenza verranno mantenuti per tre monitoraggi consecutivi, la Lombardia potrà molto presto diventare «zona bianca» con misure restrittive attenuate, consistenti in pratica solo nell’obbligo della mascherina e del distanziamento personale e nel divieto di produrre assembramenti, mentre le riaperture previste in modo scaglionato per le zone gialle avrebbero una decorrenza immediata.

In Lombardia solo Varese, Como, Sondrio e Mantova con un’incidenza oltre i 50 su centomila non hanno ancora i numeri per meritarsi la zona bianca, come invece tutte le altre province lombarde, Bergamo compresa. Qui ieri si sono registrati solo 65 nuovi casi e zero decessi, mentre continuano a liberarsi i posti letto negli ospedali, dove i ricoverati scendono a 144, solo 23 dei quali in terapia intensiva.

Giovedì, 27 maggio 2021

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