“Ho iniziato una decina di anni fa, un po’ per caso. E mi sono appassionato. Ora… per così dire… sono le pietre che vengono a cercare me”. Antonio Caprini, 59 anni, lodigiano, ha la seconda casa a Olmo al Brembo, dove trascorre le vacanze. E da qui parte la sua passione per pietre e rocce accatastata fino a formare torri anche alte due metri, una sorta di “Stone balancing”, l’arte di bilanciare le pietre in vari modi, antica arte orientale per rilassarsi.
Ed è un po’ così anche per Antonio: “E’ un modo per trovare equilibrio interiore, per dialogare con la natura, giocando con i suoi elementi, le pietre, il sole”.
Da Carona a Cassiglio, da Santa Brigida a Olmo al Brembo sono tanti i luoghi in riva al fiume scelti da Caprini per le sue realizzazioni. “Cerco luoghi comunque difficilmente raggiungibili da bambini – dice – perché la caduta della torre, che può essere anche di due metri, potrebbe essere pericolosa. A me, peraltro, non interessa che la realizzazione in pietra permanga sempre. Anzi, a volte, sono io stesso che dopo averla fatta e fotografata la faccio cadere. Perché, per me, ha già raggiunto il suo scopo, quello di farmi trovare in un equilibrio interiore con la natura che mi circonda”.


Martedì 12 agosto 2025