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Lupi sulle montagne lombarde: Regione Lombardia favorisce la coesistenza

Approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale una mozione relativa alla presenza di branchi di lupi sulle montagne lombarde volta a favorire la coesistenza con l’uomo.

Una mozione che vuole porre l’attenzione sui danni derivanti dalla presenza del lupo, come quelli al bestiame, e sull’importanza di ampliare le modalità, le strategie, le attività di prevenzione per rendere possibile la convivenza del lupo con le attività economiche e la vita sociale dell’uomo.

“Dobbiamo considerare la specificità dei territori interessati. Il problema – evidenzia la Presidente della Commissione Montagna, Gigliola Spelzini – riguarda da vicino la nostra Regione, perché ormai è stata appurata la presenza stanziale di lupi ad esempio sulle aree di confine tra la Lombardia e la Svizzera, in Alto Lario”.

“La necessità di un piano di conservazione del lupo – continua Spelzini – è diventata ancora più urgente per evitare che ad essere compromessa non sia solo la biodiversità ma la sopravvivenza delle attività dell’uomo fra cui la zootecnia”.

“E’ bene ricordare come l’allevamento in alta montagna sia un’attività molto faticosa e fondamentale per il nostro territorio. Sono convinta che la definizione di tempi certi per i risarcimenti rappresenterebbe un ulteriore segnale di vicinanza agli allevatori vittime di predazione da lupo”.

La mozione approvata dal Pirellone impegna la Giunta Regionale a migliorare le procedure per la denuncia e l’indennizzo degli eventi di predazione, oltre a sollecitare l’approvazione del piano nazionale per la conservazione del lupo e a valutare l’inserimento di ulteriori misure nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale.

“Il lupo è presente in Lombardia – ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente – con due 2 branchi stanziali nell’alto Lario e nell’alta valle Camonica, oltre che con presenze sporadiche in Valtellina e Oltrepò pavese. Un aumento negli ultimi anni che non comporta però una situazione di criticità; e stiamo lavorando perché questo non avvenga”.

“Negli ultimi 10 anni – ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente – abbiamo registrato 44 casi di indennizzi da predazione di lupo, per poche decine di migliaia di euro. Eventi per i quali Regione Lombardia ha una sua polizza assicurativa, gestita dalla Presidenza, che garantisce risarcimenti ad agricoltori e allevatori danneggiati. Inoltre Regione Lombardia partecipa al Piano d’azione nazionale per la conservazione del lupo, di cui condivide i contenuti ed auspica una rapida approvazione, benché non sia ancora stato possibile trovare un accordo nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni”.

“Il lupo è una specie protetta – conclude l’assessore all’Ambiente e Clima – dalla normativa nazionale e dall’Unione Europea. Le iniziative messe in campo da Regione Lombardia in questi anni sono finalizzate a dotarci di strumenti che consentano nei territori montani una coesistenza armonica del lupo con le attività di allevamento e di agricoltura. Sotto questo aspetto abbiamo investito oltre 250 mila euro per 72 interventi di prevenzione, come: l’acquisto di recinzioni elettrificate e cani da guardia; oltre alle attività di formazione e informazione su come agire in caso di danni da predazione del lupo”

Venerdì, 10 settembre 2021

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