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La storia: Gilberto, da autista della valle a “navigatore” delle Orobie. Le foto spettacolari

Conosciutissimo autista della Sab, per 36 anni. Ora, all’età di 62 anni, è in pensione. Gilberto Paninforni, di San Giovanni Bianco, si può definire ormai il “navigatore” delle Orobie. La scorsa estate, da giugno a ottobre, ha mappato – per conto del nuovo titolare del rifugio Calvi, Andrea Berera – i sentieri (Cai e non) che dal rifugio partono verso le mete più o meno conosciute delle Orobie: laghi Gemelli, Sardegnana, Cernello, Poris, Diavolo, laghetto Pennati, Aviasco, e poi quel laghetto del Vallone (tra Sardegnana a valle dei Frati) diventato una meta di tanti escursionisti del Milanese.

La mappatura dei sentieri è avvenuta tramite orologio Garmin, strumento utilizzato soprattutto all’estero. Consentirà, a chi arriva al rifugio Calvi, di avere a disposizione (sul proprio telefono cellulare) l’indicazione esatta di tutti i percorsi che si possono seguire nella zona. Sul cellulare il tracciato sarà disponibile solo in presenza di segnale Internet, mentre con orologio Garmin anche offline, come un vero e proprio navigatore.

“C’erano tantissimi turisti, anche stranieri – racconta Gilberto – che volevano raggiugere una meta magari vista su Internet. Come il lago del Vallone, bellissimo, tra il Sardegnana e la Valle dei frati. Ma tanti si perdevano e tornavano indietro”. La mappatura su Garmin consentirà di fatto di avere un “navigatore” esatto dando sicurezza sul percorso. E il navigatore sarà quello di Gilberto, che ha mappato quest’estate tutti i percorsi. “Facevo dai 60 ai 70 chilometri ogni settimana sui sentieri – dice – verso tutte le mete possibili dal rifugio. Alcuni percorsi sono segnati dal Cai, altri invece, non hanno nulla: oltre alla mappa Garmin, quindi, ho provveduto a segnalarli tramite omini di pietre”.

Ma, nonostante la prima neve e il freddo, le camminate di Gilberto non si sono fermate: il 30 novembre ha raggiunto da Capofoppa di Pizzino (Taleggio) i 2.161 metri dello Zuccone Campelli, tra Piani di Bobbio e Valtorta. In cima lo spettacolo (qui sotto le foto): un raro “mare” di nebbia sotto di lui, con le straordinarie foto della giornata.

Il rifugio Calvi (Carona) in questi giorni è chiuso per la mancanza di acqua (le tubature sono ghiacciate). “Valuteremo se aprire, in base alle condizioni meteo, il 18 dicembre e le festività natalizie e di fine anno”, dice il gestore Andrea Berera.

Giovedì 1 dicembre 2022

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