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Il lavoro che fa risparmiare lo Stato: oltre 82mila euro e 52 vite rilanciate

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La cooperativa sociale Contatto & La Bonne Semence di Serina dimostra come l’inserimento lavorativo possa diventare una vera e propria leva di sviluppo sociale ed economico. Secondo lo studio condotto dal Centro Studi Socialis di Brescia, sui dati relativi all’anno solare 2023, applicando il modello Valoris — un innovativo sistema di analisi costi-benefici — la cooperativa ha generato un risparmio netto di 82.110,39 euro per i budget pubblici, a fronte di 52 persone svantaggiate inserite nel mondo del lavoro.

DI CHE COSA SI TRATTA
Il modello Valoris, elaborato con il coinvolgimento di esperti universitari, imprenditori sociali e rappresentanti della Pubblica Amministrazione, quantifica in modo prudenziale i benefici economici derivanti dall’occupazione di soggetti svantaggiati, includendo imposte pagate, IVA generata, spese sanitarie evitate e riduzione di sussidi, confrontati con i costi pubblici sostenuti (contributi, esenzioni, incentivi…).

IL RISULTATO DELLO STUDIO
52 sono state le persone con fragilità inserite nel lavoro protetto nel 2023, di cui 34 sono avvenuti tramite contratto e 18 attraverso un tirocinio, come ben riassume l’infografica qui accanto. Il valore medio di risparmio dell’ente pubblico per persona inserita è stato di 1.579,05 euro. In particolare, la “classe di svantaggio” che ha generato il maggior valore per la Pubblica Amministrazione è quella delle persone con disabilità, con un risparmio medio di 2.171,04 euro per soggetto. Le altre categorie coinvolte includono persone con disagio psichiatrico e soggetti con disagio sociale non certificato, con un valore generato più contenuto, ma comunque positivo.
Il bilancio economico complessivo – certificato dal Centro studi – mostra un equilibrio positivo: a fronte di 290.502,86 euro di benefici pubblici (Iva, Irpef, redditi minimi non erogati, ecc…), i costi sostenuti dallo Stato e dagli enti locali ammontano a 208.392,47 euro. In particolare è lo Stato che ne ha beneficiato maggiormente, con il 56% del valore totale, seguito dalla Regione Lombardia con il 41%, e dai Comuni con il 3%.

OLTRE IL VALORE ECONOMICO
È importante sottolineare che il metodo Valoris, pur preciso nei suoi calcoli economici, non tiene conto del valore umano e sociale generato dall’inserimento lavorativo. Non misura, ad esempio, il miglioramento della qualità della vita, il ritrovato senso di utilità o la soddisfazione personale di chi, grazie a un’opportunità concreta, esce dall’emarginazione e dalla disoccupazione. Eppure, proprio questi aspetti intangibili rappresentano il cuore pulsante del cambiamento. Se potessero essere quantificati, il valore complessivo prodotto dalla cooperativa risulterebbe ancora più straordinario.

Venerdì 24 maggio 2025

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