Non sarà il tuffo del brasiliano Laso Schaller che, a 27 anni, in Svizzera, nel 2015, stabilì il record del mondo saltando da un’altezza di 58,8 metri ed entrando in acqua a 120 chilometri orari.
Certo è che i tuffi dallo sperone di roccia di Parina beach, lo specchio d’acqua del Brembo a Camerata Cornello, non sono da tutti. Tradizionalmente (il luogo è meta da decenni di tuffatori e bagnanti) sono tre i punti di salto: da 5, 7 e 13-15 metri di altezza, quest’ultimo, quindi, anche più alto della piattaforma olimpica di dieci metri.
Tuffi che finiscono in uno specchio d’acqua non particolarmente ampio e forse neppure molto profondo. Da qui la massima attenzione (e – diciamolo – la pericolosità) per chi si deve tuffare, stando attenti anche alle rocce sporgenti e al punto di caduta. Per chi guarda stando seduto al fresco, su qualche roccia del Brembo, diventa uno “spettacolo”, magari accompagnato da un po’ di preoccupazione affinché nessuno si faccia male. Uno “show” frequente in questi giorni di gran caldo che vede la “spiaggia” di Parina affollatissima soprattutto nei fine settimana (tanti gli stranieri nell’area attrezzata, ora anche con chiosco ristoro, aperto dalle 10 alle 21).
I tuffi dei ragazzi (Copyright Valbrembanaweb)


Mercoledì 25 giugno 2025