A 23 anni è la più giovane apicoltrice della Valle Brembana, determinata a portare avanti l’attività del nonno conclusa ormai 40 anni fa.
Elisa Salvetti, di San Giovanni Bianco, aveva le idee ben chiare fin dalla scuola, quando si è iscritta all’istituto agrario Rigoni di Bergamo: continuare a vivere in mezzo alla natura, prati e boschi che l’hanno accompagnata fin dall’infanzia.
La casa della sua famiglia, dove abita tuttora, si trova infatti in località Zappello, tra San Pietro d’Orzio e Grumo di San Giovanni Bianco, a dieci minuti di auto dal capoluogo.
Un pugno di case nel verde dove sono rimasti a vivere solo cinque persone, la sua famiglia. Qui, dal 2020, ha ripreso le arnie che furono del nonno Riccardo Salvetti.
«C’erano ancora tutte le attrezzature che servono a un apicoltore – ricorda Elisa -. Ovviamente ho dovuto aggiornarle, perché nel tempo l’attività dell’apicoltore è cambiata».
Ma telai, coltelli e affumicatori del nonno rappresentano il trait d’union che in realtà rimanda già agli anni Trenta del secolo scorso quando l’attività di apicoltore era praticata anche dal trisavolo.
Nel maggio 2024 realizza il sogno di aprire la sua azienda agricola («Costa Piana», dal nome del sito in cui produce miele, ma coltiva anche camomilla e lavanda), attività che – aiutata ancora dal nonno e dai familiari – concilia con il suo primo lavoro, quello di tecnico agrario nella sede zonale di Zogno della Coldiretti (si occupa di pratiche relative ai contributi e ai bandi per le aziende).
«Continuo la passione che fu anche del nonno di mio nonno – prosegue Elisa -. Produco miele millefiori, ma anche tiglio e rododendro perché, come si dice in gergo tecnico, pratico nomadismo, ovvero porto le arnie anche in montagna, quest’anno poco a valle della diga Fregabolgia di Carona, zona rifugio Calvi. Il 2025 si è rivelato particolarmente produttivo con circa due quintali di miele. Che poi vendo nei mercatini o ad amici».
Tanti gli hobbysti in Val Brembana che si dedicano alla produzione di miele, un territorio che resta vocato per questa attività e attira anche produttori dalla Bassa.
«Continuare e sviluppare ulteriormente la produzione – conclude la giovane apicoltrice – resta il mio impegno. Una passione che, chissà, potrebbe diventare in futuro anche qualcosa di più di un semplice hobby. Volevo restare in valle, continuare a vivere tra boschi e prati. La mia piccola azienda contribuisce a tenere vivi questi luoghi. Per ora ci sono riuscita».
(Da Val Brembana Mag, dicembre 2025)


Lunedì 29 dicembre 2025










