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Paladina-Sedrina, entro l’anno l’ok da Anas al progetto. Poi serve mezzo miliardo di euro

Entro fine anno dovrebbe arrivare l’ok definitivo al progetto per la nuova Paladina-Sedrina, ultimo lotto della Tangenziale Sud di Bergamo. E’ quanto emerso dall’incontro, chiesto dalla Comunità montana Valle Brembana, lunedì 7 luglio, in Regione Lombardia, presenti amministratori vallari, imprenditori e tecnici di Anas e Provincia, per fare il punto della situazione su progetto, tempi e finanziamento dell’opera (servono 528 milioni di euro). Il progetto dovrà poi essere sottoposto a Valutazione ambientale e Conferenza di servizi.

Anas ha comunicato anche che interverrà su alcune rotatorie della Villa d’Almè-Dalmine con 2,5 milioni di euro, per rendere più fluido il traffico.

“Entro fine dell’anno si concluderanno le fasi di valutazione e approvazione da parte di Anas del progetto definitivo approvato dalla Provincia – ha detto il consigliere regionale Jonathan Lobati, che ha coordinato l’incontro -. La grande incognita restano i tempi, per questo motivo la politica deve lavorare unita per fare in modo che questa opera venga inserita al più presto nella programmazione Anas, unica via che permetterà di attivare il finanziamento”.

ANAS MIGLIORERA’ LA VIABILITA’ ALLA ROTATORIA DI ARLECCHINO

“Mi preme ricordare – ha detto Lobati – che oltre due terzi del tracciato sono in galleria e la restante parte in trincea, elementi che contribuiscono ad alzare sensibilmente i costi. Positiva, infine, la notizia di oggi dell’impegno di Anas a stanziare 2,5 milioni di euro per fluidificare la rotonda dell’Arlecchino”.

“I tempi devono comunque essere celeri – commenta il consigliere regionale Alberto Mazzoleni – perché le imprese fanno fatica ad aspettare e, senza certezze, alcune potrebbero decidere di trasferirsi altrove. Dobbiamo garantire condizioni di sviluppo e servizi adeguati a evitare che il tessuto produttivo si impoverisca. I dipendenti restano se c’è lavoro, e il lavoro resta competitivo se ci sono infrastrutture. Il futuro passa anche da una mobilità moderna ed efficiente”.

Nel corso della seduta è stato inoltre rilevato che l’87% del traffico che grava su Villa d’Almè è di attraversamento, e che per percorrere appena 8 chilometri fino a Bergamo possono servire anche 60 minuti, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita dei residenti e sull’efficienza dei trasporti, sia pubblici sia privati.

IL FRONTE DEL NO: PROGETTO GIA’ VECCHIO

In una nota stampa il “Polo civico di Valbrembo” e l’associazione “Valbreno” manifestano ancora la loro contrarietà al progetto:

“La strada, come è noto, taglia la piana agricola di Sombreno e Petosino, in parte interrata, e, con una galleria di 4 chilometri attraverso la collina in territorio Villa d’Almè, sbuca nella Valle del Giongo, zona speciale di conservazione, classificata come d’importanza comunitaria e rientrante nelle aree Rete Natura 2000. Un progetto vecchio di 20 anni, con un preventivo di costo stimato in 520 milioni di euro, inutile e dannoso, come espresso dal comitato “Salviamo il parco dei Colli di Bergamo dal cemento”, a cui si è aggiunto il sostegno del Comune di Sorisole e la critica di Legambiente, preoccupata per il danno naturalistico che creerebbe nell’area della Valle del Giongo, una zona di particolare interesse naturalistico”.

I sindaci all’incontro in Regione

Lunedì 7 luglio 2025

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