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Villa d’Almè, chiesa gremita per l’addio a Ivan Cattaneo: “Grazie dei tuoi abbracci” (video)

“I tuoi abbracci e i tuoi sorrisi ci mancheranno. Sembrava che, nonostante la tua giovane età, fossi consapevole, più di tutti, della precarietà della vita. E che ogni momento va vissuto insieme, e non va sprecato. Ogni momento deve essere occasione per dirci quanto ci si vuole bene… I tuoi abbracci Ivan… grazie”.

Renato Cattaneo trattiene a stento le lacrime. Abbracciato a lui la moglie Caterina: ricordano il figlio insieme, davanti alle centinaia di persone che la mattina del 29 dicembre affollano la chiesa parrocchiale di Villa d’Almè. Tanti anche gli amici sul sagrato. E’ il giorno dell’addio a Ivan Cattaneo, il 32enne di Villa d’Almè, morto il 23 dicembre in un incidente stradale, in moto, a Rovereto, in Trentino.

Papà Renato legge parole commoventi, i ricordi dell’infanzia, la giovinezza, le passioni del suo Ivan, gli amici, quegli abbracci che non mancavano mai: “Ti piaceva la vita, amavi la vita e la volevi assaporare tutta, senza sconti – legge Renato -. Non è sempre stata facile la tua vita, ma tu non avevi rimpianti, eri felice. La tua dote migliore era sapere ascoltare. Eri dolce e attento, siamo orgogliosi di te. Sei stato un bellissimo esempio e ci hai lasciato una grande eredità”.

“Eri una persona attenta e disponibile, un giovane buono, generoso e affettuoso”, lo ricorda nell’omelia il parroco don Raffaele Cuminetti, che celebra insieme a sacerdoti di Paladina (paese originario di mamma Caterina) ed Almenno San Salvatore (dove Ivan si era trasferito da cinque anni). Poi le parole, strette dal dolore, di chi lo conosceva: “La moto era la tua passione e per te è stata fatale, ci hai lasciati increduli. Ti ricordiamo con quel sorriso che ti precedeva. E poi, a ogni incontro, ci avevi abituato a un abbraccio avvolgente che ci riempiva di tenerezza”.

All’altare salgono anche i due amici che erano con lui in gita il giorno della disgrazia: “Sei volato troppo in alto, rimango con il pugno proteso e non mi hai salutato. Non puoi farlo a un amico. Ma di questo ti perdono e di tutto il resto ti ringrazio. Alzo la testa e ti vedo… Salta su con me e tienimi compagnia: abbiamo ancora parecchi posti da visitare”. “Prima di un amico sei stato un fratello, sempre pronto ad aiutarmi nei momenti di bisogno…”.

Infine i genitori: “E poi gli abbracci, i tuoi abbracci Ivan che ci tenevi a dare ogni volta che ci incontravi… Sembrava che nonostante la tua giovane età fossi consapevole, più di tutti, della precarietà della vita. E che ogni momento va vissuto insieme e non va sprecato. Ma deve essere occasione per dirci quanto ci si vuole bene… I tuoi abbracci Ivan… grazie”.

La salma di Ivan Cattaneo è stata portata a Bergamo per la cremazione. Il 30 dicembre, alle 11, le ceneri saranno tumulate al cimitero di Paladina, con una breve cerimonia.

Foto Copyright Valbrembanaweb

Sabato 29 dicembre 2023

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