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Ventenne morto nel dirupo a Ubiale. La sua lapide distrutta due volte

Il prossimo 23 luglio 2022 saranno cinque anni dalla tragica morte di Mamadou Lamine Thiam, detto Bara, il ventenne di origini senegalesi che abitava ad Almè, precipitato da un dirupo di 18 metri a Ubiale, a lato della strada provinciale che porta ai Ponti di Sedrina.

Quella sera, il 22 luglio 2017, al campo sportivo di Ubiale, c’era una festa. Bara, dopo una lite, venne inseguito e, per evitare di essere preso, si gettò oltre il muretto della strada, morendo nel burrone. Il processo è in corso e vede imputati tre uomini di Sedrina, Sorisole e Ubiale.

Il punto in cui Bara si gettò nel dirupo (Copyright Valbrembanaweb)

Dopo la morte, gli amici posarono una lapide con i fiori, nel punto in cui il ragazzo si gettò nel vuoto. Una lapide con la foto e la data di morte di Bara, con alcuni fiori. La lapide, però, venne trovata distrutta nel luglio 2020.

Così scrisse, in quella occasione, sul web, un’amica di Bara: “Io non so cosa ci sia nel cuore della gente, so che però il cuore della gente buona – si leggeva nel post di Iride Pellegrinelli – si deve indignare e si deve inc… di fronte a questo. Per coloro che invece l’hanno fatto, dico questo: forse avete distrutto il marmo, ma il vostro odio non potrà mai distruggere l’amore che noi porteremo fino all’ultimo giorno al nostro amico. Quindi preparatevi pure con un altro martello perché ci sarà sempre una lapide da distruggere”.

Riparata dagli amici, la lapide è stata trovata distrutta una seconda volta lo scorso settembre. “Oggi, ancora una volta – ha scritto sui social l’amica Iride – chiedo a tutti coloro che hanno un cuore di indignarsi, così che la nostra indignazione arrivi all’orecchio di chi ha fatto questo, giusto per ricordargli che sono soli ma, soprattutto, che sono delle bestie”.

La lapide ancora distrutta, a due anni dal vandalismo (Copyright Valbrembanaweb)

Oggi, mentre si celebra il processo, quella lapide, che ricorda il ventenne senegalese, non è stata più riparata o sostituita. Sul pezzo in marmo rimasto, si legge la data della tragedia, attorno alcuni fiori. A ormai cinque anni da quella tragedia che ancora non ha scritto la parola fine, forse Bara meriterebbe un altro gesto di pietà, contro chi, invece, ha voluto offendere il suo ricordo.

Giovedì 14 aprile 2022

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