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Nuova Biblioteca a San Giovanni Bianco e recupero aree dismesse

Durante l’ultimo consiglio comunale a San Giovanni Bianco, è stata approvata, oltre al bilancio, anche la delibera di individuazione sul territorio comunale di sette ambiti su cui potranno essere avviati progetti di rigenerazione urbana e territoriale, come disposto dalla legge regionale n.18/2019
“L’obiettivo – comunica il sindaco Marco Milesi – è quello di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso azioni volte alla semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi, la riduzione dei costi e a un supporto tecnico amministrativo. Dopo un’attenta analisi delle criticità territoriali valutate, le strategie di rigenerazione urbana si sono orientate secondo le seguenti linee di azione: rigenerazione di ambiti produttivi dismessi da tempo e in stato di abbandono o di degrado; e rigenerazione di ambiti urbani centrali o delle frazioni dismessi.
In particolare per la ristrutturazione urbanistica è prevista la riduzione del 60% del contributo di costruzione, mentre per interventi non comportanti ristrutturazioni le riduzioni previste vanno dal 50% al 55%, oltre all’abbattimento del 50% dei diritti di segreteria”.
In questa prima fase sono stati individuati 7 ambiti di intervento e precisamente:

– l’ex caserma dei carabinieri e area limitrofa, dove è previsto il recupero della struttura e la realizzazione nell’area sul retro della nuova biblioteca;

– il Pian del Re a Cornalita nell’area interessata dalla presenza di scheletri edilizi realizzati circa venti anni fa mai conclusi, che si trovano in stato di degrado;

– l’area ex cementeria di via San Carlo, sito produttivo dismesso da tempo;

– la Centrale Bergamasca, con il recupero delle aree produttive dismesse e delle aree limitrofe;

– Schiava, complesso residenziale parzialmente crollato;

– Ca Bagino, complesso residenziale storico e aree limitrofe;

– Roncaglia fuori, complesso di edifici parzialmente crollati.


“L’elenco degli ambiti individuati in questa prima fase – continua il sindaco Milesi – potrà essere integrato con ulteriori ambiti proposti sia dall’amministrazione comunale sia da privati nelle successive fasi del procedimento. Si vuole così proporre questa strada normativa affinché vengano recuperati i tanti nuclei a oggi abbandonati, incentivata anche economicamente”.

Giovedì, 4 marzo 2021

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