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La Paladina-Sedrina nel “Recovery Plan”?

Sabato, 20 febbraio 2021

Le nostre Valli non chiedono misure assistenziali e di corto respiro, ma una viabilità adeguata e decente ai tempi moderni: ne abbiamo già ampiamente trattato in questi ultimi tempi, portando testimonianze ed argomentazioni, nonché diffondendo ad ampio raggio le preoccupazioni e gli appelli della nostra comunità brembana.

Ci si augura che l’insediamento del nuovo esecutivo porti a considerare con maggiore attenzione le esigenze del nostro territorio ed a puntare su una strategia tendente a porre un freno allo spopolamento e all’abbandono delle nostre montagne. Non è infatti possibile reperire i 421 milioni necessari per completare il tratto Paladina-Sedrina della tangenziale sud di Bergamo, opera essenziale per la Valle ed i 37 comuni interessati, se non riuscendo ad inserire il progetto all’interno del “Recovery Plan”.

Nella richiesta scritta, indirizzata nei giorni scorsi a Draghi ed al Ministro dei Trasporti dalla Comunità montana Valle Brembana, dal sindaco di San Pellegrino e dal vicesindaco di Zogno, l’opera è infatti definita strategica per le valli Brembana e Imagna, ma dai costi proibitivi: 421 milioni di euro, per una strada di 6,3 chilometri, di cui 4,8 in galleria ed il resto in trincea.

Al ministro si rivolge quindi la Comunità montana chiedendo di intercedere presso l’Anas, «affinché vengano date indicazioni alla Provincia di Bergamo per ultimare la progettazione definitiva e intervenire presso il Governo per trovare le risorse necessarie per poter poi realizzare i lavori». Un pressing che tutti si augurano riesca a dare i frutti sperati.

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