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Il sindaco di Carona, Giancarlo Pedretti, sul futuro degli impianti di risalita

L’intricata vicenda legata al fallimento di Brembo Super Ski si arricchisce di un nuovo capitolo: dopo l’aggiudicazione in sede d’asta ottenuta dal concorrente unico Stefano Dentella, imprenditore a capo della Sviluppo Monte Poieto, è infatti intervenuta successivamente la sua manifestazione di intenti di rinunciare all’acquisto, abbandonando la relativa cauzione, in quanto per la completa realizzazione del suo progetto sarebbe necessario un rilevante intervento delle due Amministrazioni Comunali interessate, quella di Carona e quella di Foppolo.

Il prossimo 22 luglio scade il termine ultimo per la conclusione formale dell’operazione ed ancora oggi non è possibile identificare con chiarezza il destino degli impianti, così importanti per il turismo e l’indotto dell’Alta Valle Brembana. In ogni caso da fine luglio all’inizio della prossima stagione invernale il lasso di tempo sembra troppo breve per consentire la necessaria revisione generale degli impianti della quale, nel caso di abbandono da parte di Dentella, non potrà certo occuparsene la curatela fallimentare, con un impegno di almeno mezzo milione di euro e quattro o cinque mesi di lavoro.

Nella partita già complicata a questo punto entra in gioco a gamba tesa Mauro Arioli, chiacchierato ex vicesindaco di Carona durante l’amministrazione di Gianalberto Bianchi, con la sua società veicolo ElevenForTwo Ltd basata a Londra, alla quale farebbero capo, secondo fonti di stampa non confermate,  acquirenti pronti a smantellare gli impianti di risalita, soprattutto quelli della Val Carisole, ed a riposizionare parti degli stessi trasferendoli all’estero, probabilmente nei Balcani.

Se Dentella dovesse uscire di scena, secondo tali rumors, Arioli, che tuttavia non si è ancora liberato da alcune pesanti vicende giudiziarie, sarebbe pronto alla prossima asta a rappresentare una cordata di investitori che rivenderebbero successivamente il tutto, compresa la seggiovia del paese, il Valgussera e il Conca Nevosa. Ipotesi questa che l’attuale sindaco di Carona, Giancarlo Pedretti, da noi intervistato ha tenuto in modo molto esplicito ad escludere categoricamente.

Pedretti, grazie alla sua quarantennale esperienza nell’Amministrazione Comunale fin dal 1980 quando inaugurò gli impianti di Carona, sostiene che solo una stretta sinergia tra pubblico e privato, il primo con la disponibilità degli impianti in quanto proprietario ed il secondo come gestore in convenzione, si possono ottenere risultati positivi per l’intero territorio evitando i gravi problemi dei dieci anni fra il 2006 ed il 2016 provocati dalla gestione riservata all’ente pubblico.

La sensazione è che la soluzione della vicenda non sia tutta nelle mani di Dentella, ma che l’imprenditore di Aviatico abbia come obiettivo quello di negoziare il futuro degli impianti acquisiti dal fallimento Brembo Super Ski con le Amministrazioni Comunali interessate: ossia Carona, Foppolo e Valleve.

Ed è proprio all’attuale sindaco di Carona, Giancarlo Pedretti, che poniamo il quesito: quali saranno le prossime mosse della sua Amministrazione in questa delicata partita e come immagina il futuro di questo comprensorio così importante per l’intera Valle?

«Per coerenza con le posizioni che abbiamo sempre espresso, noi siamo disponibili a cooperare con un imprenditore privato, Dentella o altri, che si impegni ad investire nell’impiantistica e nello sviluppo del comprensorio. Nel territorio di Carona sono stati aperti sette cantieri e un imprenditore svedese, ad esempio, sta investendo alcuni milioni di euro per realizzare una struttura alberghiera di alta qualità; questo significa che sono in molti ormai a credere nella possibilità di uno sviluppo turistico redditizio».

Venerdì, 4 giugno 2021

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