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Crisi idrica: Brembo ai minimi degli ultimi cinque anni. Allarme per l’agricoltura

Continua la crisi idrica in tutta la provincia. Con il Brembo che soffre ormai da mesi di carenza d’acqua. A confermare ancora una volta lo stato di quasi secca del nostro fiume sono i dati dell’Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa) grazie alla centralina idrometrica di Camerata Cornello (via Orbrembo): il 19 maggio scorso il livello medio era di 16,7 centimetri. Livello che dall’11 dicembre 2021 è tornato sopra i 20 centimetri solo lo scorso 9 maggio. Nel maggio 2021, per avere un altro raffronto, il livello medio giornaliero oscillava da un minimo di 28 centimetri a un massimo di 84 centimetri.

Una scarsità che continua da inizio anno: il punto più basso lo scorso 27 marzo quando il livello medio era sceso a 14,7 centimetri. Risalendo i dati sempre di Arpa, livelli così bassi non si trovano negli archivi dal 2017 in poi.

Il Brembo a febbraio 2022

Così in tutta la bergamasca l’avvio della stagione irrigua 2022 potrebbe rivelarsi drammatico per i i campi alimentati dalle acque del Brembo, del Serio e del Cherio per la ridotta disponibilità di acqua. Le poche nevicate in inverno e l’assenza di piogge hanno portato a una vera e propria crisi.
Il Consorzio di Bonifica della Media Pianura bergamasca lancia l’allarme: “E’ la diretta conseguenza dell’andamento climatico – evidenzia il presidente Franco Gatti – che ha contraddistinto l’inverno scorso e la stagione primaverile”. Infatti nei primi quattro mesi di quest’anno, la caduta di pioggia e neve sono risultati inferiori del 400 per cento rispetto alla media.

RAZIONAMENTO PER I CAMPI DA IRRIGARE

Per quanto riguarda il fiume Brembo le portate disponibili per la derivazione sono risultate quasi al 50 per cento di quelle concesse.
Le prossime settimane non si prospettano rosee: non essendo previste variazioni meteo significative, il rischio è che le portate derivabili siano in costante lieve diminuzione.

«In conclusione – sottolinea il Consorzio – qualora non vi siano modifiche nell’andamento climatico, l’esercizio irriguo a giugno potrebbe andare incontro a criticità severe. Sui comprensori che utilizzano acqua prelevata da fiume non è da escludersi il razionamento nella distribuzione».

Venerdì 20 maggio 2022

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