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Finalmente si riapre: un passo verso la normalità post CoViD

Per scelta editoriale abbiamo evitato in questi ultimi mesi di insistere su argomenti controversi come la politica sanitaria del governo e sulle scelte più o meno condivise in merito alla modulazione di tempi e metodi per un graduale ritorno alla normalità.

Ritorno che ormai è nei numeri: dopo l’intensa campagna vaccinale gli indici di contagio non superano l’1%, i decessi attribuibili al CoViD diminuiscono in tutta Italia e così i ricoveri nelle terapie intensive. Inoltre anche le cure domiciliari, i farmaci monoclonali e le altre metodiche in uso contribuiscono ad alleggerire i problemi legati alla pandemia.

A spingere per un’accelerazione del ritorno allo “status quo ante”, in questo momento, è Palazzo Chigi, fortemente impegnato a rispettare il piano riforme concordato con l’Europa: questa la chiave di lettura per le aperture, in zona bianca o gialla e solo con “green-pass”, che entreranno in vigore il prossimo lunedì 11 ottobre, inserite nel Decreto Legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.

In sintesi si è deciso di consentire a cinema, teatri, sale da concerto, musei e luoghi di cultura di raggiungere la piena capienza, mentre si sono alzate le percentuali di affollamento nei luoghi dove si svolgono attività sportive o ludiche e nelle discoteche. Le percentuali di capienza potranno variare in base all’andamento pandemico ed inoltre, nei locali al chiuso, dovranno essere in funzione impianti di aerazione, ma senza ricircolo dell’aria al fine di garantirne la depurazione.

Nel dettaglio queste le nuove norme inserite nel decreto per ogni tipologia di locale:

  • Spettacoli e cultura

In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100% sia all’aperto che al chiuso.

L’accesso è consentito solo ai soggetti muniti di certificazione verde CoViD-19.

Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.

  • Sport

La capienza consentita, per il pubblico di eventi e competizioni sportive, non può essere superiore al 75% all’aperto e al 60% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.

  • Discoteche

La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.

Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.

Va inoltre precisato che con il 31 dicembre 2021 dovrebbe aver termine l’attuale “Stato di emergenza sanitaria” con la conseguenza che la normativa per decretazione in materia dovrebbe cessare. “Dovrebbe”, un condizionale che in questo caso è doveroso.

Enrico Scarpellini

Venerdì, 8 ottobre 2021

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