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ACI Bergamo: diffusa preoccupazione per uso troppo libero del monopattino elettrico

Interessante un primo dato sugli spostamenti in monopattino elettrico, soprattutto sulle strade cittadine, Bergamo in testa naturalmente: il dato netto che emerge da questo rilevamento, condotto fra diverse categorie di utenti della strada, รจ la preoccupazione che corre tra gli altri utenti della strada per i frequenti eccessi che in molti sperimentano, sia viaggiando a bordo di autoveicoli sia da pedoni. Le infrazioni piรน comuni e intollerabili sono gli eccessi di velocitร , le gravi e improvvise imprudenze, la propensione a ignorare le norme della circolazione, anche le piรน elementari.
Il sondaggio dโ€™opinione รจ stato voluto dallโ€™Automobile Club di Bergamo e realizzato dalla Momacomunicazione dal 25 febbraio al 7 marzo, con la raccolta di 468 interviste. Sono stati coinvolti soggetti dai 18 ai 75 anni e oltre (il 38% residente a Bergamo, il 62% in provincia) ed รจ stato raggiunto un campione quasi equivalente di genere (47% uomini, 53% donne).
A servirsi del monopattino elettrico รจ il 5%; il 95% delle persone consultate ha risposto che preferisce utilizzare altri mezzi oppure a piedi. E chi lo sceglie รจ principalmente un uomo (65% contro il 35% delle donne); quanto allโ€™etร , la fascia piรน affollata รจ quella tra i 35 e i 55 anni di etร  (oltre il 64%) e vive in cittร  (61%). Interessante il quadro della frequenza: il 17,39% ci sale quotidianamente; il 34,78% da 2 a 5 volte a settimana, il 17,39% solo una volta.
Preoccupa invece una diffusa e pericolosa tendenza: solo il 17,39% indossa sempre il casco; il 21,74% solo qualche volta e ben il 60,87% mai. Va detto peraltro che il 26,09% ritiene che il casco sia importante per la sicurezza e dovrebbe essere reso obbligatorio, mentre il 47,83% ne riconosce lโ€™importanza, ma รจ contro lโ€™obbligatorietร  e il 26,09% non lo ritiene necessario.
Quanto al rischio-incidenti, il 35% riconosce di aver fatto โ€“ o di aver corso il pericolo di fare โ€“ un incidente, con responsabilitร  ben distinte:

il 50% per disattenzione di chi viaggia in monopattino (sbandamento, marciapiede sconnesso, sfiorato da auto, buche in strada da evitare);
il 16,67% della controparte;
un ulteriore 50% fa risalire lโ€™incidente alla cattiva manutenzione del manto stradale.

Estremamente ampia e variegata la casistica sulle cause e le circostanze, motivate e argomentate nel sondaggio Moma/ACI di Bergamo:

da chi viaggiava sul marciapiedi a chi andava contromano, ignorando pedoni che escono da negozi o abitazioni e con infortunistica come conseguenza;
altri che procedevano in due su monopattini appaiati;
frequenti lโ€™eccesso di velocitร , lโ€™imperizia nella guida, segnaletica stradale ignorata, spesso stop, strisce pedonali e semafori โ€œbruciatiโ€ con la massima disinvoltura;
molto criticati e lamentati i sorpassi al buio e dellโ€™ultimo minuto, lโ€™ignoranza delle regole della strada.

Purtroppo cโ€™รจ anche una certa pirateria, con casi di pedoni o veicoli urtati e conducenti di monopattini che si eclissano. Deprecate poi molte licenze che si consente il popolo dei monopattini: da quelli che si spostano liberamente e incuranti delle zone pedonali a cambi di direzione dellโ€™ultimo minuto e non segnalati, distrazioni allโ€™ordine del giorno, invasioni di corsia, anche contromano.

Martedรฌ, 16 marzo 2021

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