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L’Atalanta torna stellare in Champions. E le prime otto non sono così lontane

Di Diego Valceschini

Lo dicevamo dopo la partita di sabato a Napoli: l’Atalanta del secondo tempo del Maradona era quella da impostare per il futuro. A Francoforte la Dea ha offerto una serata di grande calcio, e torna a casa con un importante 3-0, che oltre a essere un revival contro una tedesca (terza vittoria di fila contro un club tedesco, dopo quello al Leverkusen nella finale di Europa League 2024 ed il 2-0 a Stoccarda nella scorsa edizione della Champions) dà un’importante lancio alla classifica del mega girone unico: la Dea sale al decimo posto, ma con vista alla top 8, che non è impossibile.

Alla prossima ci sarà il Chelsea, che martedì ha distrutto il Barcellona, ma comunque a gennaio ci saranno Athletic Bilbao e Union Saint Gilloise, avversari non irresistibili, visto che sono dietro in classifica. Sognare di arrivare tra le prime otto e saltare il turno di febbraio non costa nulla, anche se al momento sarebbe comunque nello slot 9-10 nel playoff, quindi significa che troverebbe l’avversaria 23 o 24 della classifica, quindi i francesi del Monaco o i ciprioti del Pafos. Ma sono calcoli troppo prematuri, per ora. Se ne riparlerà a fine gennaio. Di sicuro i playoff sono ormai quasi guadagnati, salvo catastrofi da 0 punti nelle ultime gare.

UNA FURIA IN 20 MINUTI – Al Deutsche Bank Park di Francoforte comunque si è vista da subito la grande qualità della squadra che Palladino, all’esordio assoluto in Champions, ha fatto emergere: si sono visti tratti del calcio gasperiniano, fatto di pressing, aggressione e dominio sull’avversario.

Spente le velleità dei padroni di casa, che erano partiti bene, con un’occasione buona per Koch. Ma i due pali ravvicinati colpiti da Lookman e Scamacca hanno dato la sveglia alla Dea, che poi nel secondo tempo ha sfiancato io tedeschi e li ha finiti, con un dominio stratosferico dell’avversario che ne è uscito stordito: così in sequenza, da minuto 60 al minuto 65 arrivano le reti di Lookman, imbeccato da CDK, Ederson, sull’asse CDK-Scamacca, e dello stesso belga, dopo una traversa di Scamacca su assist di Zappacosta. Già prima l’Atalanta era stata costantemente nell’area avversaria e finalmente raccoglieva i frutti di quel dominio..Palladino così almeno in questo inizio ha ridato fiducia a tutto il gruppo: si sono visti ieri molto più sicuri di se, e non attacchi sconclusionati e nevrotici come col croato, si è rivista l’organizzazione dei tempi migliori, ed almeno in Champions si stanno vedendo buone cose.

ORA RITORNO AL PASSATO PER PALLADINO – Adesso serve recuperare terreno in classifica, di un campionato diventato troppo scivoloso per la Dea. L’occasione si presenterà nel tardo pomeriggio di domenica, alle ore 18, quando a Bergamo ospiterà la Fiorentina, piombata all’ultimo posto con 6 punti assieme al Verona ed ancora senza vittorie in campionato: l’ex club di Palladino, dopo l’inizio da incubo con Pioli ora si è affidata a Paolo Vanoli e sabato ha pareggiato contro la Juventus in casa. Non verrà a Bergamo il grande ex Gosens, infortunato , ma ci saranno altri giocatori da tenere d’occhio, come Moise Kean, punta della nazionale che con Palladino aveva segnato 19 reti nello scorso campionato, l’islandese Gudmunsson, il bergamasco Piccoli, e il bosniaco Edin Dzeko, ancora alla ricerca della prima rete in campionato, mentre a centrocampo l’asso è Rolando Mandragora, bravo anche nei tiri da fuori. Occhio anche a Nicolò Fagioli, altro talento che la Fiorentina deve valorizzare, lo svizzero Simon Sohm, ex Parma e l’ex Under 21 Cher Ndour, ma anche altri talenti italiani come Parisi e Fazzini. In difesa ci sono lo spagnolo Pablo Mari, il croato Pongracic, Luca Ranieri, la nuova leva Fortini e l’altro promettente Mattia Viti.

In porta lo spagnolo De Gea mostra con la sua esperienza di essere tra i migliori del suo ruolo. Anche i viola quindi avranno voglia di quel rilancio per non essere coinvolti in situazioni che non provavano più dalla metà degli anni Duemila. Potrebbe però influire l’impegno di stasera in Conference contro l’AEK Atene. Nell’ultima sfida a Bergamo l’Atalanta si impose per 3-2 il 15 settembre 2024, con Palladino in panchina per i viola.

Giovedì 27 novembre 2025

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