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La Dea risuscita a Marsiglia, playoff di Champions più vicini. Ora l'”esame” Sassuolo

Di Diego Valceschini

Gli Dei hanno assistito la Dea. Nel giorno più delicato della stagione, lassù qualcuno ha teso la mano a Ivan Juric, e in una serata tra rigori sbagliati, gol mangiati e annullati ha teso la mano con un successo in casa del Marsiglia di De Zerbi (che da buon bresciano perde il derby, visto che alla vigilia lo sentiva tale) e ora arriva a ridosso della top 15, essendosi trovata in 16° posto, quindi con buona probabilità di gestire bene la zona playoff, che quest’anno sembra essere raggiunta anche con soli 9 punti, anziché gli 11 dell’anno scorso.

Adesso fanno meno paura Francoforte (forse diventa meno traumatica che se ci fosse andata la pastorella Heidi dei romanzi della Spyri) ed il Chelsea (che ha rischiato di perdere col Qarabag), ora andare oltre la fase campionato diventa più che probabile, visto che poi a gennaio arrivano Bilbao e Saint Gilloise, al momento fuori dalle qualificate. Si torna insomma a sorridere. Ma con moderazione.

L’OMBRA DI MANCINI… E LOOKMAN – Intanto il tecnico croato ha visto un po’ allontanarsi, ma non fuggire, i fantasmi dell’esonero, dopo questa vittoria dove neppure Gasperini ci era riuscito nel maggio 2024. Sulle tribune del Velodrome è stato avvistato l’ex Ct Roberto mancini, accompagnato dall’ex ds della Juve Cristiano Giuntoli, e basta poco per accostarlo a un possibile dopo Juric, come se uno non potesse seguire un club, essendo libero da contratti, senza per forza debba essere il suo futuro.

E Juric oltre a quello ha dovuto gestire il caso Lookman: il nigeriano, autore di un gol che gli è stato annullato, ha avuto un battibecco con l’allenatore al momento della sostituzione con Musah, anche se poi l’ex Southampton ha usato la diplomazia, dicendo che “sono cose che capitano ovunque”. Fatto sta che la tregua di Lookman col club è già fragile, se poi ci si mettono queste scaramucce rischia davvero di rompersi del tutto. E’ vero che le scelte spettano all’allenatore (e se al posto di Juric si fosse Conte magari per Ademola finirebbe pure peggio).

Comunque un “caso” montato in piedi di una partita che l’Atalanta ha meritato di vincere. dopo il rigore fallito da De Ketealere (grande intuito di Rulli, portiere argentino dei marsigliesi), le solite imprecisioni sotto porta di Krstovic e Bellanova, prima del gol annullato a Lookman ed all’eurogol finale di Samardzic, nato da una ripartenza a seguito di un possibile tocco di braccio di Ederson, non valutato fallo dall’arbitro spagnolo Sanchez Martinez. Alla fine è Carnesecchi a salvare il prezioso bottino su Angel Gomez, e la classifica della Dea ora torna a sorridere. Niente Marsigliese, anzi, risuona l’inno di Roby Facchinetti sopra il Velodrome. L’ultimo acuto europeo in trasferta era vecchio di un anno ormai: il 6-1 in casa degli svizzeri dello Young Boys del 26 novembre 2024.

ORA MISSIONE SASSUOLO – Adesso la prossima missione è tornare a far sorridere la classifica di campionato, che vede l’Atalanta scivolata fino all’undicesimo posto, senza vittorie da 6 giornate. Domenica sarà un pranzo da non restare indigesto, visto che alle 12,30 arriva il Sassuolo di Fabio Grosso, che ha gli stessi punti in classifica, 13, e che è stato sconfitto in casa dal Genoa all’ultima giornata.

Anche se fuori casa i neroverdi neopromossi hanno vinto le ultime due, a Verona e Cagliari. La stella della squadra emiliana è sicuramente la bandiera Domenico Berardi, unico ad aver vissuto tutte le stagioni in serie A dei neroverdi dalla prima promozione del 2013, fino alla rapida risalita dopo la retrocessione del 2024. Assieme a lui anche il norvegese Kristian Thorstvedt, pronto per una big, la punta francese Armand Laurentiè, capocannoniere della scorsa serie B, il gambiano Alieu Fadera, che col Como già fece gol a Bergamo,l’italo marocchino Cheddira, ex Bari e Frosinone, ed Andrea Pinamonti, ritornato dopo l’annata in prestito al Genoa. A centrocampo due ex meteore di Roma e Milan, il serbo Matic ed il belga Vrancx, il canadese Ismael Kone e giovani interessanti come Luca Lipani ed Edoardo Iannoni. In difesa spiccano lo scozzese Josh Doig, compagno di squadra di Hien a Verona, il polacco Walukiewicz, ex Empoli e Torino, , l’indonesiano di origini olandesi Jay Idzes, ex Venezia ed il promettente bosniaco di scuola Juve Tarek Muharemovic. In porta il kossovaro Muric sembra aver battuto la concorrenza dell’ex monzese Turati. Ad aiutare la Dea è anche la serie positiva delle partite interne col Sassuolo, quasi sempre sconfitto nelle partite esterne: ultima volta il 17 febbraio 2024 per 0-3.

Infine un in bocca al lupo a Roberto Donadoni, chiamato a risollevare le sorti dello Spezia di Vanja Vlahovic nei bassifondi della serie B: il tecnico di Cisano Bergamasco, ct della Nazionale dal luglio 2006 al luglio 2008 era fermo dall’agosto 2020 dopo l’esonero con i cinesi dello Shenzhen, e dal 4 novembre è tornato sulla panchina dei liguri, finalisti playoff della scorsa stagione dopo il terzo posto finale.

Giovedì 6 novembre 2025

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