Come prevedibile i due accorgimenti voluti dal Tavolo tecnico in prefettura non hanno migliorato di molto la situazione del traffico in Val Brembana. Qualche scorrimento più veloce la mattina (semaforo spento all’altezza di via Calvi a Villa d’Almè) ma restano le super code tra le 6 e le 9 dai ponti di Sedrina a Villa d’Almè (a Sedrina il centro è chiuso al traffico ai non residenti, per cercare di evitare l’innesto a fine viadotto). E restano le super code a salire, da Valbrembo e Petosino a Villa d’Almè, tra le 16,30 e le 19.
La situazione è peggiorata durante il giorno, quando le code si possono trovare ormai a qualsiasi orario: maxi coda, per esempio, giovedì 18 dicembre, dal viadotto di Sedrina fino alla rotatoria di Arlecchino. Si viaggiava a circa 10 chilometri orari, ovvero 25 minuti per percorrere quattro chilometri. “Ormai non si sa più a che ora partire di giorno – dice qualcuno -. A qualsiasi orario è possibile trovare coda e prendere un appuntamento in città è diventato un problema”.
I DANNI AL TURISMO: “Dicembre disastroso”
La situazione rischia poi di peggiorare ulteriormente con l’avvicinarsi delle festività natalizie e di fine anno. E le code delle ultime settimane sembrano aver danneggiato anche l’affluenza turistica. “Mai visto un dicembre così povero di clienti”, sostiene un ristoratore a San Giovanni Bianco. Colpa anche delle code? Proseguono i lavori per riaprire la Ubiale-Clanezzo, dopo la frana del 16 novembre scorso. La riapertura è prevista entro fine gennaio 2026. Intanto, diversi pendolari, per raggiungere la zona di Ranica-Nembro, percorrono la provinciale che sale a Selvino, via più veloce – nonostante il chilometraggio e l’itinerario tortuoso – rispetto alla statale 470.
Intanto sul finanziamento della Paladina-Sedrina, dopo le recenti richieste arrivate dal territorio, ancora silenzio. E la Valle Brembana resta in coda.
Giovedì 18 dicembre 2025
