Nella notte tra da giovedì 24 e venerdì 25 luglio l’installazione che è stata posata ai giardini comunali di San Pellegrino il 18 luglio, dall’artista Roberto Cavagna, è stata vandalizzata. Ignoti hanno staccato un braccio e una gamba e l’hanno rovinata in altri punti.
Autorizzata dal Comune, l’installazione provocatoria di Roberto Cavagna, 56 anni, operaio di San Pellegrino e scultore per hobby, è composta da due manichini, uno in piedi e uno seduto: non si guardano, al posto della testa un telefono cellulare, sul corpo una rete (a simboleggiare la rete Internet). L’opera voleva far riflettere sulla mancanza di comunicazione reale nella nostra società. La notte tra giovedì e venerdì il danneggiamento a opera di alcuni ignoti.
“Me ne sono accorto passando dopo il nubifragio di giovedì – dice Cavagna -. Ignoti hanno staccato una gamba e un braccio e rovinato altri punti dell’installazione. A questo punto non vale più la pena ripararla, visto quanto successo. Evidentemente qualcuno è contrario: stiamo andando verso l’intelligenza artificiale, ma c’è chi è ancora ancorato a una reale stupidità. L’opera ha svolto, comunque, la sua funzione, facendo riflettere”.
“Un nuovo grave episodio – scrive il Comune – che conferma le condizioni di inciviltà e degrado presenti nella nostra società e anche nella nostra comunità”.
Venerdì 25 luglio 2025
