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San Giovanni Bianco, strage di pecore e capre sul Cancervo: razziati anche i capi di Simone Moro

Una vera e propria strage, ad opera di un branco di lupi, quella compiuta sabato notte 23 agosto sul monte Cancervo di San Giovanni Bianco.

Un branco di lupi (che a quanto pare si aggira tra il Cancervo, il Venturosa e i piani di Artavaggio) ha assalito pecore e capre che stavano pascolando nei pressi della baita comunale di Taleggio, in gestione ad Alex Bonaldi e la moglie Camilla, la cui azienda agricola ha sede alla Pianca di San Giovanni Bianco. In estate fanno pascolare, oltre a pecore e mucche, portandole anche in alpeggio, 70 capre e quattro asini dell’alpinista Simone Moro (a fare da guardia al lupo un cane maremmano che poco, però, ha potuto fare, evidentemente).

ANIMALI SBRANATI, AGNELLI AGONIZZANTI

La scoperta con i resti raccapriccianti dell’azione del lupo, è avvenuta nella mattina di domenica 24 agosto, poco distante dalla baita: tre pecore morte, due sbranate, due capre completamente mangiate, altre 13 risultano ancora disperse: venti, in totale, quindi, i capi che potrebbero essere stati uccisi dal branco di lupi. Tra loro anche un agnello, trovato agonizzante e soppresso perché irrecuperabile.

NEL 2023 UCCISERO 21 PECORE

Lunedì sul posto la Polizia provinciale, insieme a Bonaldi e a Simone Moro che, con l’elicottero, ha provato a cercare le altre 13 capre disperse sul Cancervo. Il raid di sabato notte, peraltro, non è il primo ai danni dell’allevamento di Bonaldi e Moro. Nel 2023 vennero uccise dai lupi 21 pecore. La scorsa estate, invece, sempre tra agosto e settembre, due vitelli.

I risarcimenti della Regione, a detta degli allevatori, sono sempre troppo esigui. “Nel 2023 mi diedero 1.400 euro per 21 pecore, quando una sola pecora costa almeno 200 euro – dice Bonaldi -. E lo scorso anno, per due vitelli, solo 150 euro”. Rimborsi esigui, perché nel conteggio, in Lombardia, non rientrano mai i capi dispersi.

Da alcuni anni allevatori e associazioni a loro difesa si battono per un contenimento del lupo che, però, intanto avanza costantemente: tre i branchi accertati sulle Orobie. Una lupa può fare da tre a sei cuccioli ma può arrivare anche a oltre dieci per volta (in genere a fine primavera).

Martedì 26 agosto 2025

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