“L’ennesima beffa per la Val Brembana. L’Asst Papa Giovanni XXIII annuncia prima rinforzi all’ospedale, poi solleva l’inesistente “questione casa” tentando di scaricare sui sindaci le proprie responsabilità e carenze organizzative”.
Così scrive in una nota il vicesindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, a commento della recente lettera dell’azienda ospedaliera (di cui è parte l’ospedale di San Giovanni Bianco) che invita i sindaci della Valle Brembana a cercare alloggi a prezzi contenuti per favorire la permanenza di infermieri al presidio ospedaliero di valle.
L’Asst, infatti, in una lettera inviata il 29 luglio ai sindaci della valle, parlava di “grave e persistente carenza di infermieri, condizione che rischia di ridurre l’offerta aziendale”.
“Nonostante i bandi assunzione – continuava l’azienda – risulta estremamente complesso attrarre infermieri disponibili a trasferirsi e stabilirsi in Valle Brembana, anche per motivi legati alla scarsità di soluzioni abitative e costi sostenibili”. Per tale motivo l’Asst chiede ai sindaci di fatto di trovare soluzioni abitative e contribuire eventualmente agli stessi costi.
“I COMUNI NON SONO AGENZIE IMMOBILIARI“
“Il 15 luglio – replica Milesi – l’Asst assicurava che “nessuna riduzione è in programma all’ospedale di San Giovanni Bianco”, anzi parlava di raddoppio delle presenza medica e infermieristica al Pronto soccorso. Due settimane dopo parla di “rischio di ridurre l’offerta aziendale per la carenza di infermieri”. Un capolavoro di contraddizione e improvvisazione. L’alloggio per gli infermieri è l’ultimo dei problemi, i costi degli alloggi è inesistente, perché non siamo né Milano né Bergamo. E’ un modo – scrive sempre Milesi – per mettere le mani avanti cercando di coinvolgere i Comuni per renderli corresponsabili dell’incapacità di gestire i servizi fondamentali presso l’ospedale”.
“Una richiesta, quella dell’Asst – conclude Milesi – inaccettabile e offensiva, perché i Comuni sono già impegnati in altri molteplici fronti di emergenza sociale e non sono agenzie immobiliari”.

