Di Diego Valceschini
La spirale infinita di pareggi della gestione Juric ha scritto un nuovo capitolo anche nella partita casalinga contro il Milan nel turno infrasettimanale di fine ottobre: un’ imbattibilità che prosegue (ora è pure l’unica tra serie A e B dopo la caduta del Modena capolista della serie cadetta) ma che si sta ritorcendo contro se stessa e sta diventando sempre più inutile: col settimo pari in campionato su 9, il quinto consecutivo l’Atalanta scivola al nono posto (e potrebbe diventare decimo se la Lazio vincesse a Pisa).
Sono scattate davanti alla Dea pure una Juve in difficoltà che era reduce da due sconfitte di fila ed anche la Cremonese, che pure nel ruolino ha una sconfitta, ma guarda caso una vittoria in più. Già, perché l’Atalanta, che sembrava aver trovato la retta via dopo i due successi consecutivi contro Lecce e Torino, con in mezzo pure il Bruges in Champions, ora non vince in campionato dalla trasferta in casa dei granata del 21 settembre, poi solo pareggi. Senza soluzione di continuità, senza mai una sterzata.
BENTORNATO ADEMOLA – Contro gli uomini di Allegri la partita prende una brutta piega già dopo 4 minuti, col tiro di Samuele Ricci che incoccia sulla coscia di Ederson e spiazza Carnesecchi. Bella però la reazione della Dea, che oltre alle solite azioni confuse ed imprecise ci prova con lo stesso Ederson e produce il gol del pari ad opera di Lookman, sfeuttando un passaggio filtrante di Pasalic, che finalmente si sblocca e da un senso alla sua forzata permanenza a Bergamo, trovando il gol che mancava dal 12 maggio. Poi Ahanor continua nella sagra degli orrori sotto porta (ragazzo, hai talento, ma devi andare a lezione di tiro a segno in qualche poligono della bergamasca), poi Maignan sventa le minacce di Zappacosta (d’altronde il suo mestiere è proprio quello di parare) e dell’ex Musah. Peccato, perchè il Milan non era in serata eccezionale: Modric è sembrato umano (con l’errore di alleggerimento sul gol di Ademola), poi Allegri che perde prima Leao e poi Gimenez , tanto che è costretto a mandare in campo Loftus-Cheek per il messicano, avendo solo Nkunku come punta di ruolo che aveva già sostituito il portoghese. Ma ormai la legge dell’X era scritta anche su questa partita, c’è assolutamente poco da fare. Bella ed ancora autoritaria la prestazione di Lorenzo Bernasconi, a cui manca solo una presenza per…essere anche su Wikipedia (l’enciclopedia alla quinta presenza in serie A da in automatico la propria pagina ai giovani esordienti)
CONTE E GASP SOLI – Il turno infrasettimanale della serie A, che vedrà completarsi nella giornata di giovedì con Cagliari-Sassuolo e Pisa-Lazio, ha visto consolidarsi la coppia di testa formata da Napoli e Roma: Conte ha vinto nella sua Lecce con un gol di Anguissa, salvato da Milinkovic che ha parato un rigore a Camarda, mentre Gasp batte il Parma con qualche patema. d inseguire la coppia, a -3 ci sono le milanesi, con l’Inter che riaggancia i cugini dopo il 3-0 ad una Fiorentina che vede la serie B. Continua a sorprendere il Como, che piega il Verona ed è quinto (segna pure la meteora atalantina Posch). Il Bologna a sorpresa stecca in casa col Torino nell’unico 0-0 di giornata, ed è ripreso dalla Juve, che ritrova il successo contro l’Udinese con tecnico della Next Gen Brambilla (ex Primavera Atalanta) in panchina in attesa dell’annuncio di Spalletti dopo l’esonero di Tudor. Bene anche la Cremonese, che espugna Marassi genoana con doppietta di Bonazzoli ( i grigiorossi non vincevano dalla seconda giornata) con i grifoni ultimi ed ancora senza gol fatti in casa 43d i grigiorossi ottavi che sognano il sorpasso alla Juve sabato sera.
IN FRIULI PENSANDO A MARSIGLIA – E’ già tempo di pensare alla prossima giornata di campionato in questo periodo denso di impegni: sabato pomeriggio alle ore 15 i nerazzurri saranno di scena alla Dacia Arena di Udine sfidando l’Udinese di Kosta Runjaic, tedesco di origini slovene. I friulani sono a quota 12 ed hanno perso in casa della Juve, ma in casa restano un avversario insidioso. La squadra bianconera è una formazione da sempre molto esotica e con diversi giocatori stranieri, con pochissimi italiani, tra cui spicca l’ex Zaniolo, a segno in casa della Juve, dopo i sei mesi passati a Bergamo nella prima parte della scorsa stagione. Altri italiano sono i difensori Alessandro Zanoli, ex di Napoli e Genoa, e Nicolò Bertola, ex Spezia. Tra i giocatori da tenere d’occhio, il difensore francese Oumar Solet ha mostrato grandi qualità. Qualità che ai friulani manca in attacco, dove l’unico che ha fatto la differenza è l’inglese Keinan Davis, che tuttavia è in dubbio per sabato. Finora è uscito poco negli altri attaccanti, tra lo spagnolo Iker Bravo, il polacco Buksa, l’ivoriano Bayo ed il senegalese Gueye. Da tenere d’occhio anche lo sloveno Sandi Lovric, l’emergente francese Arthur Atta ed il nazionale Zimbabwe Jordan Zemura. In porta il nigeriano Okoye. Grande ex dell’incontro Lazar Samardzic, al secondo ritorno ad Udine da ex. La scorsa stagione l’11 gennaio fu un pareggio per 0-0 . L’ultimo successo in Friuli è il rocambolesco 6-2 del 9 gennaio 2022. Quanto influirà su questa gara il pensiero sulla trasferta imminente di Champions a Marsiglia? Di certo un nuovo pareggio sarebbe ancora indigesto: le qualità per svoltare ci sono.










