Quasi un’ora per fare cinque chilometri di strada, tra San Pellegrino e San Giovanni Bianco. Una maxi coda che rappresenta un enorme danno all’economia turistica e, ovviamente, a chi abita da San Giovanni Bianco in su.
Una “giungla d’asfalto” che si ripete diverse volte l’anno, ma soprattutto nei periodi di grande afflusso turistico, in estate e durante la stagione sciistica. Così anche in questi giorni che precedono Ferragosto, forse ancora di più delle scorse estati. Mercoledì mattina 13 agosto la coda di cinque chilometri è riuscita ad arrivare fino all’ingresso della galleria Frasnadello di San Pellegrino, la prima della variante della cittadina termale. Tempi di percorrenza incredibili: quasi un’ora per raggiungere finalmente il centro di San Giovanni Bianco. Con la coda ancora lunghissima all’una del pomeriggio. Maxi coda che si aggiunge a quella sulla Villa d’Almè-Dalmine, anch’essa chilometrica (fin da Mozzo alla rotatoria di Arlecchino di Villa).
La variante in galleria a San Giovanni Bianco? Lo studio di fattibilità è ormai nel cassetto da 15 anni, fu realizzato dal Comune. Ma poi nulla, a parte qualche sollecito da parte dello stesso Comune a Provincia affinché inserisse la strada tra le opere prioritarie. Di fatto 15 anni di silenzio, da Anas, Regione e Provincia su una situazione viabilistica nota appunto da decenni ma che per ora è ferma: non c’è un progetto, solo uno studio di massima. A pagarne i disagi sono i valligiani, i pendolari, il turismo. Quindi l’economia e il futuro della valle.
Mercoledì 13 agosto 2025
