La tranvia alle porte della Valle Brembana, i lavori per riaprire il Grand Hotel di San Pellegrino e la nuova fabbrica della Sanpellegrino, la rivoluzione agli impianti di risalita della storica stazione sciistica di Foppolo e il finanziamento della nuova Paladina-Sedrina: saranno le “notizie” del 2026? Di sicuro – per quanto ora abbiamo in mano – sono le opere più attese in Val Brembana e in alcuni casi le più auspicate dell’anno nuovo che sta per iniziare.
La TRANVIA, a 120 anni dall’inaugurazione del treno della Valle Brembana, dovrebbe partire a settembre, sempre se saranno trovati i soldi (1,7 milioni) ancora oggi mancanti per autisti, gestione e altro. Le macchine saranno pronte a giugno. La tranvia arriverà a Villa d’Almè, in 30 minuti da Bergamo. Ma non entrerà ancora in Valle Brembana. E, ormai, si moltiplicano le richieste (ora anche una petizione su change.org) affinché i binari siano prolungati a Zogno, magari San Giovanni Bianco o addirittura a Piazza Brembana. Per ora ci accontenteremmo se partisse nei tempi previsti il tratto fino a Villa d’Almè.
Il maxi cantiere di SAN PELLEGRINO dovrebbe vedere alcune tappe importanti: la Flagship Factory, ovvero il nuovo stabilimento della Sanpellegrino spa, costato oltre 90 milioni di euro, dovrebbe vedere la conclusione tra fine 2026-inizio 2027. Ospiterà un Museo dell’acqua aperto al pubblico: tutto nel contesto della compravendita della Nestlè. Il marchio dovrebbe diventare di proprietà francese o americana (questi i possibili acquirenti). Il 2026 dovrebbe essere anche l’anno di avvio dei lavori per la riapertura del Grand Hotel (in corso la progettazione) e sarà di sicuro l’anno della conclusione per le nuove Terme sanitarie.
FOPPOLO, dopo tanti rinvii, finalmente dovrebbe vedere realizzarsi la prima tappa della rivoluzione impianti di risalita (lavori iniziati la scorsa estate e poi sospesi). In arrivo la nuova seggiovia del Montebello (più lunga) e l’accorciamento della Quarta Baita. Più in là previsti un nuovo impianto di risalita in Val Carisole e una pista di rientro meno difficoltosa dal Valgussera.
Infine, l’agognata e tanto discussa PALADINA-SEDRINA, ultimo lotto della Tangenziale sud di Bergamo, costo stimato oltre 520 milioni di euro. Dopo tanto dibattere forse si arriverà a una decisione. I soldi ci sono o no? La strada si fa o no in tempi non biblici? A gennaio è previsto un incontro ministeriale, forse si saprà qualcosa di più. In un caso o nell’altro la “notizia” sarà probabilmente decisiva per una buona fetta di futuro della valle.
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Mercoledì 31 dicembre 2025










