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Paladina-Sedrina, la Provincia: al progetto attuale non vi sono alternative

“Al progetto attuale della Paladina-Sedrina non vi sono alternative”. O meglio le alternative proposte sono irrealizzabili, da un punto di vista tecnico ma anche per problematiche legate agli espropri e alla stessa funzionalità dell’opera proposta.

A dirlo è la Provincia di Bergamo in una nota a firma del dirigente del settore Viabilità (e responsabile del progetto) Massimiliano Rizzi, che interviene sul recente dibattito esploso sul terzo lotto della Tangenziale Sud di Bergamo.

La Provincia ricorda alcuni punti fondamentali:

1- Il costo previsto dell’opera di 528 milioni di euro per Anas si riduce a circa 450 milioni di euro (poiché l’Iva non è un costo per la società statale)

2 – Nel realizzare il progetto sono stati fatte assemblee pubbliche a Bergamo, Villa d’Almè e San Pellegrino, a cui hanno preso parte cittadini e amministratori.

3 – Le alternative proposte (tra cui raddoppio delle corsie dell’attuale strada o una nuova strada-viadotto dal Ponte della Regina alla Ventolosa, passando sopra il Brembo) da alcuni comitati e cittadini sono irrealizzabili per motivi tecnici: non erano in grado di rispettare le stringenti norme per la progettazione stradale (raggi di curvatura, pendenze, intersezioni) vigenti, compromettendo gli standard di sicurezza e fluidità. Inoltre avrebbero comportato espropri e impatto maggiore rispetto all’attuale situazione. Infine, non avrebbero consentito la diminuzione del traffico.

4 – La Provincia ha concluso la sua parte progettuale. Ora, affinché l’opera possa proseguire nell’iter (Valutazione impatto ambientale, progettazione esecutiva e lavori) è necessario che abbia la totale copertura economica (450 milioni di euro), decisione che spetta a Governo e Anas.

Domenica 14 dicembre 2025

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