Di Diego Valceschini
Sembra che domenica 30 novembre, al fischio finale della partita contro la Fiorentina per un attimo sulla panchina della Dea si intravedesse nuovamente la sagoma di Gian Piero Gasperini. Forse perché Raffaele Palladino rappresenta veramente quella novità che l’ambiente aveva bisogno, e il fatto che sia stato accolto come se fosse uno della famiglia già da tempo ha aiutato sicuramente il tecnico di Mugnano a entrare subito nella mentalità da gran lavoratori dei bergamaschi, come da lui stesso accennato nel pre partita della sfida contro la Fiorentina.
UNA VITTORIA TARGATA AFRICA – E così finalmente, dopo la vittoria di Francoforte, l’Atalanta ritrova il successo anche in campionato dopo un’esistenza di otto giornate, quattro delle quali in casa,ed ha iniziato la risalita, mettendosi già alle spalle il Torino, e pure la Cremonese, nel caso non vinca a Bologna nel posticipo. Intanto però contro la disastrata Fiorentina, scivolata a -5 dalla salvezza, dopo una partenza equilibrata ha preso man mano le misure all’avversaria. Ma se i tifosi bergamaschi hanno tremato per l’occasione capitata in apertura all’ex Piccoli, la Dea iniziava a macinare gioco ed occasioni come si vedeva din alla scorsa primavera, in modo molto più lineare e organizzato, grazie alla giornata di vena del trio Lookman-De Ketealare-Scamacca, sventate anche dalla bravura di De Gea. In vantaggio atalantino è mnell’aria, ed arriva però al 41’ in modo più che casuale, con un tiro cross di Kossonou che va a insaccarsi direttamente. L’ivoriano festeggia così la fine del calvario infortunio con la prima marcatura con l’Atalanta, non certo voluta, ma ciò non toglie che anche la fortuna è composta anche da errori che diventano invece un vantaggio.
A inizio ripresa poi dopo 7 minuti arriva l’inevitabile raddoppio, su corner di Zappacosta De Gea fa il miracolo su SDK, ma nulla può sulla ribattuta a rete di Lookman. Una doppietta tutta da Coppa d’Africa, poi è De Roon a fallire il tris. La Fiorentina si ributta in avanti, cercando un gol che riaprirebbe la contesa, ma ne esce solo un salvataggio di Scamacca ed un palo di Kean, poi Pongracic sembra graziato dal doppio giallo per intervento su Sulemana. Alla fine colpisce la scena di Palladino che abbraccia i suoi che vanno a festeggiare sotto la curva, e da gran signore spende parole di conforto per i suoi ex ragazzi, invischiati in una difficile situazione di classifica. La risalita è iniziata, c’è ancora molto da fare, ma con questo ottimismo si può sperare già prima di Natale di riportarsi nelle zone nobili. Già dalla prossima sul campo amico di Verona.
GASP CADE, QUATTRO IN DUE PUNTI – Intanto la testa della classifica resta convulsa: cade la Roma del Gasp (in tribuna per squalifica), battuta in casa dal Napoli. I giallorossi perdono il primo posto ed ora a comandare c’è la squadra di Conte insieme al Milan di Allegri, che piega di misura la lazio con polemiche per un possibile rigore non dato alla lazio, ma valutato dall’arbitro non punibile con revisione Var, Roma agganciata dall’Inter, vittoriosa a Pisa con doppietta di lautaro, e potrebbe arrivare agli stessi punti anche il Bologna.
Vincono anche il Como, sul Sassuolo, e la Juve in rimonta sul Cagliari, spinta da un grande Yildiz. In una giornata finora senza pareggi ci sono anche i successi in chiave salvezza del Genoa sul Verona (primo successo per De Rossi) e del Lecce sul Torino (che fallisce al 90’ il rigore del pari) . Infine colpaccio Udinese a Parma . In serie B primo successo di Donadoni sulla panchina dello Spezia, vittorioso nel derby sulla Sampdoria. I liguri lasciano così al Pescara l’ultimo posto in classifica.
ORA LA COPPA ITALIA – Intanto però guai a stare un’infrasettimanale senza agonismo, così mercoledì, all’insano orario delle ore 15 (non certo una collocazione congeniale per le partite di calcio) ci sarà il debutto in Coppa Italia contro il Genoa di Daniele De Rossi a Bergamo. Si prevede purtroppo un pomeriggio abbastanza deserto allo stadio, visto l’orario, le previsioni meteo che danno una settimana grigia, e la diretta Tv su Italia 1. però è una gara secca (se ci sarà parità dopo il 90’ subito tiri di rigore senza passare dai supplementari, che torneranno solo dalle semifinali) I rossoblu hanno già eliminato LR Vicenza ed Empoli prima di arrivare alla sfida di Bergamo ed hanno come punti di forza Lorenzo Colombo, il portoghese Vitinha, e i norvegesi Thorsby ed Ostigard. Per Palladino, che vestì la maglia del Genoa da calciatore, un’occasione per provare da titolari Maldini e Sulemana, e magari anche l’ex Ahanor. Non è escluso che Carnesecchi osservi un turno di riposo, e possa toccare a Sportiello tra i pali. In campionato i due club si ritroveranno il 21 dicembre a Marassi.
SORRIDE ANCHE L’UNDER 23 – Bene anche l’Under 23, che ieri ha sconfitto per 3-1 il Siracusa di Marco Turati a Caravaggio. Sono stati gli ospiti a passare in vantaggio per primi al 12’ con un rigore messo a segno dall’argentino Juan Molina , poi nel recupero del primo tempo il pareggio del croato Levak. Nella ripresa lo spagnolo classe 2007 Navarro ha portato in vantaggio gli uomini di Bocchetti, che poi hanno triplicato con Giulio Misitano , al quinto gol in campionato . Vittoria che porta il club all’undicesimo posto con 21 punti assieme al Trapani. Mercoledì pomeriggio alle 17,30 il recupero della quattordicesima giornata a Caserta allo stadio Alberto Pinto contro il club allenato da Federico Coppitelli, del bomber Accursio Bentivegna e di Federico Proia, non che di Yayah Kallon, sierraleonese con un passato in serie A con Genoa e Verona.
Lunedì 1 dicembre 2025









