“Le seconde case, magari sempre vuote? Un’opportunità di investimento e un modo per far conoscere da vicino le bellezze del nostro territorio”. A dirlo una giovanissima imprenditrice nel settore turistico-ricettivo, Marta Cavagna, 22 anni, zognese, un diploma al liceo linguistico di Zogno, che a Prato Lungo, sulle alture di Zogno (900 metri, poco prima di Miragolo), da inizio anno ha preso in gestione la casa vacanze di famiglia.
“Si tratta di una casa storica – racconta Marta, che lavora agli eventi di QC Terme di San Pellegrino – acquistata da mio nonno Cente Colleoni e poi diventata un punto di ritrovo per tutta la mia famiglia, in tante occasioni. Nove anni fa, mio cugino, Andrea Nasci, ha iniziato a gestirla proponendo affitti brevi. Ora proseguo io in questa attività che rappresenta un’opportunità di investimento e un’occasione per avvicinare al nostro territorio chi abita in città o all’estero. Le richieste sono tante, arrivano clienti dalla pianura e tanti stranieri, grazie all’aeroporto di Orio al Serio, perché poi siamo distanti da Bergamo solo 18 chilometri. Per tanti il nostro territorio è una bella scoperta. Possiamo usare la casa ancora per i ritrovi della famiglia, oppure fare affitti brevi, perché le piattaforme online danno questa possibilità. Una possibilità che forse andrebbe di più sfruttata nella nostra valle, visto che dispone di migliaia di seconde case, spesso vuote per la maggior parte dell’anno”.
Due di fatto le case vacanze gestite da Marta, in un unico grande edificio, la “Prato lungo” con otto posti su tre piani, e la più piccola, la “Fienile”, con quattro letti su un piano. Attorno un grandissimo prato delimitato da una siepe.
Quello degli affitti brevi è sicuramente un mercato in continua crescita anche in Valle Brembana, dove il turismo rappresenta ormai una buona fetta di economia. A dirlo anche i numeri presentati proprio recentemente da Visit Bergamo: la Valle Brembana è l’area della nostra provincia che negli ultimi anni ha visto, in percentuale, la crescita maggiore di arrivi (almeno un pernotto) in strutture alberghiere ed extralberghiere, passando dai 50.871 del 2019, ai 103.633 di questi primi dieci mesi del 2025, con un più 103% rispetto al 2024.
Mercoledì 3 dicembre 2025










