Di Diego Valceschini
Quindi è Raffaele Palladino chiamato a risollevare le sorti della Dea. Palladino ha firmato per l’Atalanta fino al 30 giugno 2027. Nato il 17 aprile 1984 a Mugnano di Napoli, faccia da modello, esperienza da veterano, Palladino si insedia sulla panchina dell’Atalanta, che affronta un esonero come non accadeva dalla stagione 2014-2015, con Colantuono che fu esonerato dopo 25 giornate e fu sostituito con Edy Reja, l’anno prima dell’arrivo di Gasperini. E c’è pure un legame con Gian Piero Gasperini nel suo passato. Lo scoprirete scorrendo l’articolo.
PALLADINO, IL VIAREGGIO CON GASP, POI GENOVA CON GASP E… JURIC – Correva la stagione 2002-2003, quando nella Juventus primavera allenata dal Gasp ci sono in squadra Matteo Paro, secondo di Ivan Juric attualmente, e Raffaele Palladino in attacco. Quella squadra vince il Torneo di Viareggio nel febbraio 2003, anche se le stelle sono Davide Chiumiento, fantasista italo svizzero che doveva rinverdire i fasti di Del Piero, ed il nigeriano Benjamin, con il quale Palladino stabilirà una buona intesa.
La Juve lo aveva prelevato nel 2002 dallo Sporting Benevento, nome dell’attuale club che milita in serie C nello stesso girone dell’Under 23. Viste le buone potenzialità, Marcello Lippi porta sia lui che Benjamin in prima squadra nella stagione 2003-2004, facendoli allenare con i grandi. Nella Juve è però tornato Miccoli, ci sono Del Piero e Trezeguet e per il ventenne Palladino non c’è posto, così lo presta prima alla Salernitana, poi al Livorno, dove esordisce in serie A con tanto di gol al Lecce. Purtroppo ha una predisposizione agli infortuni, tanto che sarà costretto a fermarsi di frequente. Nell’estate 2006, con la Juve finita in serie B per i fatti di calciopoli, Palladino resta nella rosa bianconera con la quale affronta la serie cadetta e torna in serie A.
Lui, nonostante in rosa abbia la concorrenza del bulgaro Bojinov come rincalzo degli intoccabili Del Piero e Trezeguet, riesce a contribuire con un gol all’AlbinoLeffe a Bergamo e con una tripletta alla Triestina. Resta anche nella stagione da neopromosso in serie A, anche se con l’arrivo di Iaquinta per lui le occasioni diminuiscono sensibilmente- Il rapporto con Madama si chiude definitivamente nel luglio 2008, quando viene ceduto al Genoa, dove anche qui ritroverà Gasperini come allenatore (seconda connessione) e Juric come compagno di squadra.
Nel gennaio 2011 passa al Parma dove però per i tormenti al ginocchio salta praticamente due stagioni. Resta con gli emiliani fino al fallimento del 2015, poi si accasa al Crotone, dove è protagonista della prima storica promozione in serie A dei pitagorici, giocando poi metà della prima stagione in serie A, prima di tornare nel gennaio 2017 al Genoa (quì la connessione con Juric, che ritrova da allenatore dopo averlo avuto come compagno di squadra). Nel gennaio 2018 finisce fuori rosa per far spazio a Pepito Rossi, così si trasferisce allo Spezia. Svincolatosi a giugno 2018, resta disoccupato fino a marzo 2019, quando viene ingaggiato dal Monza, dove però gli infortuni non gi danno tregua, chiudendo a giugno col calcio giocato.
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO – A Monza Palladino inizia a fare da apprendistato , allenando prima l’Under 15, poi la Primavera. Ma la data che segna sul calendario è quella del 13 settembre 2022: Il Monza ha esonerato il tecnico della prima storica promozione in serie A Stroppa dopo un inizio traumatico con un punto in cinque giornate. Adriano Galliani e Silvio Berlusconi scelgono a sopresa la soluzione interna, promuovendolo alla guida della prima squadra. Le critiche e le perplessità sono tante, anche perchè cinque giorni dopo il Monza ospita la Juve di Allegri, ma il Monza vincerà per 1-0 e Palladino, che alla successiva va a vincere per 3-0 in casa della Sampdoria, si dimostra affidabile e conduce i brianzoli alla salvezza, in una stagione in cui si prende altre soddisfazioni, come vincere in casa di Juve ed Inter e battere il Napoli scudettato a maggio.
I suoi eroi sono Caprari, Dany Mota, Ciurria e Colpani. Confermato anche per la stagione 2023-24, ottiene un’altra brillante salvezza, con un top di un pareggio a Napoli e di un 4-2 interno al Milan . Nell’estate 2024 arriva la chiamata della Fiorentina, per sostituire Italiano passato al Bologna. La partenza è difficile, ma poi i viola, spinti dai gol di Moise Kean risalgono la china ed arrivano ad insidiare le prime posizioni. A marzo 2025 batte Juventus ed Atalanta, rallenta nel finale e strappa in extremis una qualificazione alla Conference ai danni della Lazio dopo aver vinto ad Udine nei minuti finali, nonostante gli insuccessi in Coppa Italia (fuori agli ottavi contro l’Empoli) ed in Conference (fuori in semifinale col Betis. Tra l’altro era arrivato anche il rinnovo fino al 2027, ma poi ha rassegnato le dimissioni per divergenze col club, rinunciando ai due anni di contratto. Ora ci riprova a Bergamo, piazza in cui era già stato accostato in estate.
Tecnico che era stato accostato anche alla Juve per il dopo Allegri già nel 2024, e che la Fiorentina aveva considerato un possibile ritorno proprio per Pioli, prima dell’ingaggio di Vanoli. Dopo la sosta esordirà proprio nella sua città d’origine, ed ironia della sorte, il 30 novembre riceverà subito la Fiorentina nell’esordio in casa, dopo che avrà esordito in Champions a Francoforte contro l’Eintracht.
Per lui subito un inizio altissimo a livello emotivo, e anche a Bergamo sperano che il doppio legame Gasperini-Juric-Genova non porti ad un altro triste epilogo, ma sia invece uno stimolo per percorrere le tracce di Gasp, piuttosto che del croato.
Martedì 11 novembre 2025









