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“Paladina-Sedrina: se le istituzioni non rispondono occorre scendere in piazza”

Il finanziamento per la nuova strada Paladina-Sedrina (520 milioni di euro) ancora non c’è. E la richiesta di un incontro con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, avanzata lo scorso gennaio dalla Comunità montana Val Brembana, pare non aver avuto risposta.

Da qui l’interpellanza del vicesindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, che, rivolgendosi al presidente comunitario Valeriano Bianchi, chiede se “alla luce della mancata convocazione da parte del ministro delle Infrastrutture e trasporti e dello scarso interesse dimostrato dalla gran parte dei rappresentanti istituzionali, non ritenga opportuno promuovere un’iniziativa di protesta pubblica, anche con il coinvolgimento dei cittadini, delle rappresentanze imprenditoriali, sindacali e sociali, per richiamare l’attenzione sull’emergenza viabilità che affligge le Valli Brembana e Imagna”.

Nell’interpellanza inviata alla Comunità montana, Milesi sottolinea ancora una volta “le disastrose condizioni della viabilità nel territorio che determinano quotidiane proteste da parte di cittadini, turisti, imprese e aziende, esasperati dai tempi di percorrenza e da pesanti disagi che influiscono sulla qualità della vita come sulla competitività economica e che costituiscono una delle principali cause di spopolamento delle Valli”. Infine che dalla “situazione descritta emerge un sostanziale disinteresse e una mancanza di rispetto da parte della gran parte dei rappresentanti istituzionali nei confronti dei bisogni e delle richieste del territorio delle Valli Brembana e Imagna”.

Da una parte i sindaci delle valli Brembana e Imagna che insistono perché si arrivi ai lavori del terzo lotto della variante, così come progettato. Dall’altra proseguono, invece, le iniziative di comunicazione del fronte del no al progetto, con il comune di Sorisole, per voce del sindaco Stefano Vivi, e del Polo civico di Valbrembo, in testa: opera che impatterà sul Parco dei Colli, non risolverà il problema del traffico, e i cui costi rischiano di aumentare ulteriormente, sostengono.

Martedì 12 novembre 2025

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