Di Diego Valceschini
Stavolta le assenze hanno davvero superato la buona volontà, da qui la sintesi del pareggio scaturito sabato sera contro il Como, il quarto in campionato, salvando almeno l’imbattibilità in campionato, unica assieme alla Juventus (che ha anche l’imbattibilità assoluta non avendo perso in Champions). Anche se la testa della classifica scivola a -5, ma non è il caso di fare certi calcoli dopo sei giornate.
Invece, che sia benedetta la sosta nazionali di ottobre, che ci permetterà, alla ripresa delle ostilità domenica 19 in casa contro la Lazio, di avere quantomeno una squadra più completa. Adesso stop per gli impegni della Nazionale (dove andrà tra gli atalantini il solo Marco Carnesecchi, sicuramente solo come persona di gruppo: quattro portieri sono troppi, sapendo che Gigio Donnarumma è intoccabile) che saranno sabato 11 in Estonia e martedì 14 la discussa sfida contro Israele ad Udine. Sei punti per continuare a sperare in un miracolo che sembra lontano.
ALLA FACCIA DEGLI INFORTUNI – A Bergamo, nonostante le assenze, l’Atalanta avrebbe meritato di vincerla: dopo il vantaggio lampo di Samardzic dopo 6 minuti, gli uomini di Juric han continuato a spingere con Ederson che ha avuto un’altra occasione, ma soprattutto col diagonale di Sulemana salvato nella porta sguarnita da Maximo Perrone. Proprio l’argentino al 19’ la pareggia in modo assolutamente casuale, con un tiro cross dalla destra che assume una traiettoria velenosa, andando a colpire il palo interno e rimbalzando oltre la linea di porta. Secondo giocatore consecutivo che segna il primo gol in serie A contro l’Atalanta, dopo lo juventino Cabal.
Prima in realtà Carnesecchi aveva bloccato da Cunha lanciato a rete, quindi il pareggio non era proprio così improvviso. Ci prova poi Lookman, all’esordio da titolare anche in campionato, ma l’occasione più ghiotta capita ancora a Sulemana nella ripresa, ed altro salvataggio, con Diego Carlos che rischia l’autogol, poi è Maldini a provarci nel finale. Alla fine però si resta su quell’1-1, e il Como esce imbattuto da Bergamo per la seconda stagione di fila. Ma ad organico completo potremmo veramente fare i conti dalla seconda metà di ottobre, per ora va bene così. Un punto che con un po’ più di fortuna potevano essere tre.
COMANDANO CONTE E GASP – La sosta di ottobre porta due nuove capoliste il Napoli di Conte, che a fatica batte in rimonta il Genoa, e la Roma del Gasp, che scottata dal ko in Europa League col Lilla e dal rigore sbagliato tre volte vince in rimonta in casa di una Fiorentina in crisi nera. La vetta della classifica sotto la linea dell’Arno, non succedeva da tempo di vedere una vetta così centro meridionale. Infatti il Milan lascia il gruppo dopo il pareggio a reti bianche (sbagliando un rigore) nel big match in casa della Juve afflitta da pareggite, ed agganciata dall’Inter di Chivu, che rifila la prima sconfitta alla Cremonese con un tremendo 4-1. Atalanta raggiunta dal Bologna che travolge un Pisa rimasto in 10 per 4-0, con tre gol già nel primo tempo. Rischia la Lazio, che strappa un pirotecnico 3-3 al Torino su rigore al minuto 103. Nè carne nè pesce il club di Sarri, buone notizie per la Dea prossima avversaria, finora inizio piuttosto anonimo. Per il resto, primo successo del Lecce, che vince a Parma; si riconferma il Sassuolo che passa a Verona, mentre è parità tra Udinese e Cagliari.
UNDER 23, PARI BRODINO – Dopo 4 sconfitte consecutive si muove, ma di pochissimo la classifica dell’Under 23, che pareggia in casa per 1-1 contro il Foggia; dopo il vantaggio firmato da Cortinovis su rigore, ironia della sorte il pari lo firma…Ilicic , che non c’entra nulla con lo sloveno ex Dea perché questo è croato e si chiama Miroslav. A 5 punti cambia poco in classifica, dietro continua ad avere solo il fanalino di coda Siracusa a 3, ed è a pari con Trapani (penalizzato però di 8 punti) e Cavese. Niente sosta alla prossima: domenica 12 alle 14,30 trasferta in casa del Cosenza.
Lunedì 6 ottobre 2025