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Variante stradale a San Giovanni Bianco: “Non prioritaria, ma necessaria. Si inizi a progettarla”

“La priorità per la Valle Brembana resta il completamento della Tangenziale Sud, ovvero la Paladina-Sedrina. Ma la variante di San Giovanni Bianco è necessaria e va programmata”. Così i due consiglieri regionali brembani, Alberto Mazzoleni (Fratelli d’Italia) e Jonathan Lobati (Forza Italia) intervengono sulle code ormai sempre più frequenti tra San Pellegrino e San Giovanni Bianco, ultimo paese senza un’alternativa alla statale 470.

MAZZOLENI: SERVE UNA FORTE SPINTA LOCALE

“La priorità resta certamente il completamento della tangenziale sud con l’ultimo lotto Paladina-Sedrina, nonostante costi lievitati in maniera considerevole e un percorso breve ma complesso – dice il consigliere Mazzoleni -. Subito dopo ritengo sia importante portare avanti la realizzazione della variante di San Giovanni Bianco di cui è stata abbandonata la prima idea progettuale da anni. Ritengo invece che le amministrazioni, comunale e provinciale, dovrebbero rimetterla al centro dei loro programmi e forse, complice il malumore di tanti cittadini e automobilisti costretti a subire interminabili code, qualcosa si sta finalmente muovendo. Sono certo che Anas sia disponibile a fare la propria parte, così come la Regione a collaborare. Serve però un forte, fortissimo, input locale, altrimenti difficilmente si potrà realizzare“.

Eppure credo sia necessaria per tanti motivi:
1) Programmazione! E’ l’ultimo grande paese della valle a non avere una circonvallazione e quindi ad essere attraversato dalla strada statale
2) Qualità della vita! Per molti giorni all’anno e in alcune ore della giornata si creano lunghe code in entrata ed uscita dal paese a causa del sua attraversamento con problemi per chi vive e frequenta la valle, anche dal lato ambientale
3) Sviluppo! San Giovanni Bianco è sede di Ospedale e numerose piccole e grandi imprese ed i collegamenti devono essere veloci ed efficienti
4) Sicurezza! Attraversamento del centro abitato di migliaia di veicoli e mezzi pesanti rappresenta un grande rischio per l’incolumità delle persone
5) Turismo! non ultimo lo sviluppo turistico soprattutto delle aree a monte di San Giovanni Bianco che per la mancanza di questa opera che fluidificherebbe il traffico subiscono ogni anno enormi danni commerciali.

“Per questo – conclude Mazzoleni – direi che con l’impegno di tutti dobbiamo (ri)iniziare un percorso per una nuova progettazione della variante. Ovviamente non è la soluzione dei molti problemi della Valle sui quali ogni giorno siamo impegnati alle migliori e fattibili soluzioni, ma è certamente un’opera utile. La vedranno magari le prossime generazioni ma almeno non potranno dire che non abbiamo creduto nella sua realizzazione”.

LOBATI: COSTI DA RIDURRE, REALIZZIAMOLA SUL VERSANTE SINISTRO

“La priorità ora della Valle Brembana resta la tangenziale sud – dice Lobati – . Il rischio sarebbe quello di mettere troppa carne al fuoco considerando che la strada è tutta di Anas. Ma è buona cosa avviare la progettazione cercando di ridurre i costi. Il vecchio studio di massima che prevedeva la galleria dalla località Tre Croci fino in cima al paese oggi costerebbe 300 milioni di euro, soldi impensabili da trovare”.

“Bisogna pensare a una variante che resti nei costi della variante di Zogno, tra i 50 e i 100 milioni di euro – continua – per poter ragionevolmente vederla realizzata in una decina di anni. Sicuramente bisogna diminuire la lunghezza, limitarla magari al centro storico utilizzando opere già fatte, per esempio il nuovo ponte a nord. Servirebbe per ottimizzare i costi”.

“Difficile, comunque, pensare che non ricada in galleria, considerata l’orografia del paese. Galleria che però fa esplodere i costi, considerando anche che San Giovanni Bianco presenta una situazione geologica delicata. Iniziamo comunque con uno studio di fattibilità perché senza questo è difficile fare qualsiasi programmazione. Fermo restando che la Paladina-Sedrina resta la priorità. Con la variante di Zogno il blocco non c’è più, ma parte del traffico ricade su San Giovanni Bianco con un centro abitato a ridosso della strada e inevitabili code. Si può pensare, nella progettazione, magari anche a un doppio senso: la variante per la salita e l’attuale strada per la discesa, o viceversa, sfruttando altre strade già esistenti in paese”.

La proposta di Lobati: in rosso il tratto in galleria di 1.500 metri, in giallo il tratto a cielo aperto, sul versante orografico sinistro (ospedale), a monte della Smi. Con nuovo ponte a Piazzalunga (altezza ex bar Irma).

Il tracciato di massima proposto da Lobati
Alberto Mazzoleni
Jonathan Lobati

Sabato 23 agosto 2025

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