Il caso era scoppiato alcuni giorni fa. Lei, Giovanna Pedretti, 59 anni, originaria dell’alta Val Brembana, con il marito Nello, era titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), da otto anni. Sulla Rete arriva la recensione negativa di un cliente, che così avrebbe scritto: “Pizza eccellente, ma mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay e a un ragazzo in carrozzina. Non andrò più”. Lei aveva risposto: “Le chiedo gentilmente di non tornare”.
La recensione era di quest’estate, ma Giovanna l’aveva ripostata l’11 gennaio scorso sulla pagina Facebook della pizzeria. Suscitando le indignazioni sulle parole del cliente e la solidarietà della gente, ma anche il dubbio che quella recensione fosse falsa (così aveva sostenuto, per esempio, la giornalista Selvaggia Lucarelli). E per questo era stata anche criticata fortemente. Sul caso era intervenuto, a difesa di Giovanni Pedretti, anche il ministro per le Disabilità , Alessandra Locatelli: “Grazie di cuore – scriveva su Facebook rivolgendosi anche all’altro titolare del locale, Nello – perché non siete rimasti in silenzio davanti a un atteggiamento spregevole e vile».
Domenica 14 gennaio, Giovanna Pedretti è stata trovata morta nel fiume Lambro. L’ipotesi che prende piede è che abbia compiuto un gesto estremo, forse perché non avrebbe retto all’odio, alle critiche ricevute da chi insinuava che si sarebbe inventata la recensione negativa solo per fare pubblicità al locale. Vicino al fiume è stata trovata la sua Fiat Panda. I genitori di Giovanna erano originari di Branzi e Valleve, si erano poi trasferiti nel Lodigiano diversi anni fa.
La recensione pubblicata da Giovanna
Lunedì 15 gennaio 2024
